{{IMG_SX}}Vienna, 30 aprile 2008 - La polizia austriaca sta indagando sui legami tra il padre-mostro Josef Fritzl, il 73enne ingegnere di Amstellen, che ha abusato e tenuto segregata per 24 anni la figlia Elisabeth, da cui ha avuto sette figli, e un omicidio irrisolto: lo sostengono fonti citate dall'agenzia Ap. Ad essere stata uccisa è una giovane donna, secondo la fonte.


ANCORA IN GRAVI CONDIZIONI KERSTIN, IN COMA INDOTTO

La giovane Kerstin, figlia primogenita di Elisabeth Fritzl, versa ancora in gravi condizioni nell'unità di rianimazione dell'ospedale di Amstetten, Austria. La ragazza è in coma indotto dal 19 aprile, giorno del suo ricovero.

Il suo stato viene definito critico ma stabile. La ragazza, 19enne, è una dei sette figli nati dal rapporto incestuoso imposto da Joseph Fritzl alla figlia, Elisabeth, nel corso di 24 anni di prigionia.

Il ricovero in ospedale di Kerstin Fritzl è stato l'episodio che ha consentito la scoperta dell'incredibile caso di Amstetten. I medici infatti fecero un appello pubblico per riuscire ad avere notizie della madre, per conoscere meglio l'anamnesi familiare della ragazza.

Ieri, la polizia austriaca ha confermato, in base ai risultati delle analisi del Dna, che Joseph Fritzl è proprio il padre dei sei ragazzi (un settimo è morto poco dopo la nascita) di età compresa tra i 19 e i 5 anni avuti dalla figlia, tre maschi e tre femmine. Tre dei sei bambini sono stati adottati dalla coppia Fritzl, altri tre sono rimasti segregati tutta la loro vita nello scantinato dell'abitazione dei Fritzl.

 

 

FIGLI ANEMICI E SENZA DENTI

I figli del padre-mostro hanno sui corpi le cicatrici di 24 anni di prigionia. Il 'Times' ha rivelato i primi particolari sulle condizioni di salute dei tre ragazzini frutto degli abusi dell'ingegnere austriaco Josef Fritzl sulla figlia Elisabeth. I tre figli-nipoti di Fritzl - di 19, 18 e 5 anni - sono nati nella cella di 50-60 metri quadri, ricavata dall'uomo sotto casa, e da allora non sono mai stati visitati da un medico, nè da un dentista, tanto che la più grande, Kerstin ha perso tutti i denti.

 

Tutti e tre, inoltre, hanno sviluppato problemi al sistema immunitario, soffrono di anemia e di mancanza di vitamina D, quella che regola il metabolismo del calcio. I ragazzini non hanno mai visto la luce - questo ha provocato loro qualche problema alla vista - e, costretti a camminare piegati, a causa dei soffitti alti circa 1,70 metri, hanno sviluppato una postura ricurva.


Kerstin è stata curata con aspirine e paStiglie per il raffreddore, prima che svenisse ed Elisabeth costringesse il padre a portarla in ospedale, dove ora si trova in coma artificiale.
Oltre alla salute fisica, un altro nodo che i medici austriaci dovranno affrontare è quello dei problemi psichici ed evolutivi. Negli anni di prigionia, la madre ha insegnato ai figli a scrivere qualche parola, ma nel bunker non c'erano libri, solo una tv, una radio e un video-registratore.

La percezione della realtà che hanno i fratelli maggiori è quella mediata dalla tv, mentre il piccolo ha grossi ritardi cognitivi. "Una vasta squadra di psicologi infantile e dell'età adulta, terapisti, neurologi, logopedisti e fisioterapisti si sta occupando di loro", ha spiegato Berthold Kepplinger, direttore della clinica di Amstellen dove sono ricoverati, precisando che "ogni paziente ha traumi diversi ed è quindi sottoposto a terapia individuale".

 

"A livello psicologico - ha spiegato Rotraud Perner, psicoterapeuta viennese - molto dipende da quello che negli anni la madre ha detto loro, se ha spiegato la ragione per cui sono stati imprigionati o se hanno dovuto accettare la condizione come se fosse normale".

 Domenica scorsa, intanto, è avvenuta la prima 'reunion' della doppia famiglia incestuosa: i tre figli, tenuti segregati al piano di sotto, si sono incontrati con i tre fratelli, nati nel sotterraneo e 'portati alla lucè dal padre (Fritzl raccontò che erano di figli di Elisabeth, scappata per entrare in una setta - in realtà la figlia fu rinchiusa dal 1984, quando aveva 18 anni - e che li aveva trovati davanti alla porta di casa).

Gli uni inconsapevoli dell'esistenza degli altri fino allo scoppio del caso (al sotterraneo insonorizzato si accedeva attraverso una porta chiusa con combinazione e nascosta dietro uno scaffale), i sei fratelli hanno avuto un primo incontro «sereno e facile» ha spiegato Kepplinger. "È stata un'occasione felice, non forzata, e molto commovente, in particolare l'incontro tra Rosemarie (la moglie 68enne di Fritzl e madre di Elisabeth, ndr.) e la figlia", ha continuato. Rosemarie, che ha altri sei figli, oltre ai tre figli di Elisabeth in custodia (uno adottato, gli altri due in affido) era all'oscuro della doppia vita incestuosa del marito e credeva che la figlia fosse scomparsa e non sarebbe più tornata.


I 'ragazzi del piano di soprà - 16, 15 e 11 anni - sono stati allevati dai nonni come bambini normali: alimentati regolarmente, curati e mandati a scuola. Malgrado tutto, uno di loro ha dei problemi di cuore che gli potrebbero derivare dalla composizione del proprio patrimonio genetico.



PADRE MOSTRO IN VACANZA IN THAILANDIA, VIDEO SU BILD

Sono andati due volte assieme in vacanza a Pattaya, in Thailandia, e si sono divertiti all'Oktoberfest di Monaco. Il pensionato Paul H., residente a Monaco di Baviera, conosce Josef Fritzl dal 1973. Ha raccontato in esclusiva al tabloid tedesco Bild la sua amicizia con il padre-mostro austriaco, fornendo alcuni dettagli sulla personalità dell'uomo, e anche un video abbastanza recente, la cui data non viene però precisata.

Nelle immagini si vede un Joseph Fritzl sorridente e spensierato che si rilassa in spiaggia e si lascia massaggiare la schiena da una ragazza tailandese. In quel momento la figlia Elisabeth e gli altri tre bambini vivevano sotterrati, all'insaputa del mondo intero, nella scantinato della sua casa di Amstetten.

"Ci siamo conosciuti in un campeggio al lago - racconta Paul H. - . Poi siamo andati due volte assieme in Thailandia durante le vacanze. Sono stato anche più volte a casa sua e lui da me. Una volta ha dormito qui, siamo andati all'Oktoberfest", racconta l'uomo.

"Sono stato tre volte a casa sua ad Amstetten, l'ultima nel 2005. Abbiamo chiacchierato in terrazza e fu una serata piacevole. Quando sono andato in cucina non ho visto grandi provviste. I bambini erano educati, avevano però tutti una paura terribile del padre. La casa era tutta posto, molto era stato fatto da Joseph stesso, era un genio dei lavori manuali", si legge sulla Bild.

"In Thailandia siamo stati due volte, siamo partiti da Monaco per Bangkok e da lì a Pattaya. E' venuto senza la moglie, che doveva rimanere a casa con i ragazzi (gli altri tre figli di Elisabeth adottati dalla coppia Fritzl, ndr). Joseph è sempre andato a dormire preso, non è mai andato in un bar. Una volta si è fatto massaggiare da una ragazza tailandese in spiaggia e gli era piaciuto moltissimo".

L'uomo si ricorda bene anche di Elisabeth, prima che scomparisse: "Era schiva e scontrosa. Avevo l'impressione che Joseph non la trattasse come gli altri figli. La picchiava anche di più, per ogni sciocchezza".

Quanto alla moglie "era succube, faceva sempre ciò che lui le diceva. Quando siamo andati a trovarli cucinava per noi e ci serviva a tavola. Quando la conversazione finiva su Elisabeth se ne andava in cucina. Ma non l'ho mai vista piangere, era di ghiaccio".

 

CAPO POLIZIA: QUALCUN ALTRO IN FAMIGLIA SAPEVA 

 

"Qualcun altro nella famiglia Fritzl sapeva" della doppia vita di Jospeh e dell'esistenza di una "famiglia" nello scantinato. Lo scrive la Bild Online citando come fonte il responsabile delle indagini, Franz Polzer.
Gli inquirenti non rivelano l'identità di questa persona, la stessa che avrebbe fatto la soffiata alla polizia al momento della visita di Joseph con la figlia Elisabeth all'ospedale.

Potrebbe trattarsi di uno dei fratelli di Elisabeth che, secondo la testimonianza di alcuni locatari delle stanze in affitto della famiglia Fritzl, era in possesso della chiave della cantina. L'uomo era spesso ubriaco, "aveva sempre in mano una bottiglia di birra o di vino".