{{IMG_SX}}Mosca, 22 aprile 2008  - Tragedia sfiorata per la Soyuz, la navicella russa rientrata sulla terra sabato scorso: secondo un responsabile del programma spaziale, i tre astronauti a bordo hanno rischiato di bruciare vivi a causa di un'operazione non riuscita.


All'agenzia di stampa Interfax, il responsabile ha detto che la Soyuz è entrata nell'atmosfera a testa in giù: la navicella sarebbe discesa con il portellone rivolto verso il basso, invece che con gli scudi anti-termici. Un'antenna del modulo sarebbe rimasta bruciata completamente e gli stessi membri dell'equipaggio avrebbero rischiato grosso.

 

"Il fatto che gli astronauti siano atterrati sani e salvi - ha dichiarato il responsabile, che ha chiesto ai cronisti di non rivelare la sua identità - è un gran successo: sarebbe potuta finire molto peggio".

La versione della tragedia evitata per un soffio non è stata confermata dal portavoce dell'Agenzia spaziale della Federazione russa. Alexander Vorobyov ha ammesso che la discesa della Soyuz ha avuto qualche problema a causa di "turbolenze", ma aggiunto che si tratta di difficoltà piuttosto frequenti.

La navicella, con a bordo un russo, un'americana e una sudcoreana, è atterrata sabato scorso nel Kazakhstan, a oltre 400 chilometri dal punto stabilito. Era di ritorno dalla Stazione spaziale internazionale, la struttura orbitante meta abituale dei viaggi della Soyuz.