{{IMG_SX}}Tokyo, 7 marzo 2008 - Nuovi scontri tra attivisti anti-caccia alle balene e i cacciatori giapponesi nell'Antartico. I primi hanno lanciato delle bombe puzzolenti, i secondi avrebbero risposto con granate luminose e con il fuoco. Tokyo sostiene di aver replicato solo con dei "dispositivi d'allarme".


Una nave della Sea Shepherd, associazione statunitense che si occupa della difesa degli animali marini, ha attaccato la nave baleniera giapponese Nisshin Maru a colpi di "stink bombs" (bombe puzzolenti, ndr), scrive la Bbc nel suo sito internet.

 

Gli animalisti hanno lanciato diverse bottiglie contenenti probabilmente burro avariato, 10 buste di polvere bianca e altri contenitori con liquido non identificato contro la Nisshin Maru, ha confermato il capo del dipartimento balene dell'Agenzia di pesca giapponese, Hideki Moronuki. La Guardia Costiera giapponese ha replicato lanciando dei "dispositivi che emettono allarmi", secondo Moronuki.

 

Paul Watson, del gruppo Sea Shepherd, sostiene invece che i giapponesi hanno risposto con "granate luminose" e colpi di arma da fuoco. Dice di aver avvertito un colpo allo stomaco e di aver trovato un proiettile sotto il suo giubbotto anti-proiettile.

 

Tokyo smentisce di aver aperto il fuoco, affermando di aver lanciato dei "dispositivi di allarme" per rispondere all'attacco.

 

Si tratta dell'ultimo incidente in mare che coinvolge il gruppo anti-caccia Sea Shepherd e la flotta baleniera giapponese, che ora si trova nell'Antartico per la stagione della caccia.