Salario minimo all’italiana. La paga base si calcola sui contratti migliori

La versione made in Italy del salario minimo è praticamente già pronta. Sarà illustrata oggi dal ministro del Welfare, Andrea Orlando, ai sindacati

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando

La versione made in Italy del salario minimo è praticamente già pronta. Sarà illustrata oggi dal ministro del Welfare, Andrea Orlando, ai sindacati. Un primo passo verso quella soglia minima di reddito (9 euro all’ora) chiesta a gran voce dall’Europa ma che, per il nostro Paese, rischia di essere ancora prematura. La proposta sarà, in ogni caso, il piatto forte del menu di interventi che il premier, Mario Draghi, presenterà ai leader di Cgil, Cisl e Uil convocati a Palazzo Chigi. Al centro del confronto, gli interventi a sostegno dei redditi medio bassi e a difesa degli stipendi dall’impennata dell’inflazione. Sul tavolo una dote che potrebbe anche superare i 10 miliardi di euro e che coprirà un nuovo decreto Aiuti che l’esecutivo varerà a fine mese.

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Il meccanismo contro il lavoro povero messo a punto dal ministro Orlando è semplice e ha già ottenuto il disco verde dai sindacati. L’obiettivo è di calcolare il salario minimo, comparto per comparto, utilizzando come base giuridica i "contratti comparativamente più rappresentativi". Inoltre, per il calcolo, dovrebbe essere utilizzato il cosiddetto Tec, il Trattamento Economico Complessivo, voce che considera il salario più le quote accessorie, come ferie, festività e permessi. Certo, in alcuni settori questo non basterà a risolvere tutti i problemi. Ma potrebbe essere la mossa giusta contro i "contratti pirata" e consentirebbe a migliaia di lavoratori di uscire dalla fascia del "lavoro povero".

Altro grande tema, il cuneo fiscale, ovvero la differenza fra quello che il datore di lavoro paga e quello che realmente entra in busta. Un gap che in Italia supera il 46%. Confindustria chiede un taglio di oltre 16 miliardi, due terzi a favore dei lavoratori e un terzo per gli imprenditori. Una distribuzione che non piace ai sindacati che chiedono una riduzione del cuneo che non penalizzi il calcolo dei contributi ai fini previdenziali. Probabilmente l’operazione sarà decisa nella prossima manovra. Ma al tavolo di oggi si parlerà anche di pensioni. Il ministro Orlando ha lanciato l’idea di una riduzione dell’orario per favorire il turn over generazionale.