Qatar, minacce all'Ue: "Misure anticorruzione? Effetti su forniture gas". Lo scacchiere

Il Qatar ha inoltre lamentato l'assenza di collaborazione da parte del governo del Belgio di cui, ha ricordato, Lo Stato del Golfo è partner ''stretto''. Il Paese punta a conquistare il mercato europeo

Roma, 18 dicembre 2022 - Durissima nota diffusa da un diplomatico della missione del Qatar presso la Ue, nella quale si afferma che le misure anticorruzione adottate dall'Europa in relazione al cosiddetto 'Qatargate' avranno un "impatto negativo" anche sulla fornitura globale di gas ai Paesi del Vecchio Continente. Nel testo si sottolinea che Doha è un ''importante fornitore'' di gas naturale liquefatto al mondo. Il Qatar ha inoltre lamentato l'assenza di collaborazione da parte del governo del Belgio di cui, ha ricordato il diplomatico di Doha, il Paese del Golfo è partner ''stretto''. E ha respinto quelli che ha definito come "dei giudizi basati su informazioni inesatte rivelate da fughe di notizie".

Doha, Qatar (foto iStock)
Doha, Qatar (foto iStock)

Qatar, l'Arabia Saudita del gas

Il Qatar alza la voce perché punta a diventare un grande fornitore di energia per l'Europa e non solo: la guerra della Russia in Ucraina ha scosso i mercati energetici globali, lasciando l'Ue a corto di gas naturale, aumentando i prezzi di tutti i combustibili fossili e minacciando una recessione globale. Ed ecco che entra in gioco il Qatar: secondo molti esperti di energia, come rileva il New York Times, il Qatar sta diventando l'Arabia Saudita del gas, un fornitore di energia indispensabile con vaste riserve e costi molto bassi.

L'export verso l'Europa

Da tempo grande esportatore di gas naturale liquefatto verso i Paesi asiatici, il Qatar è pronto a diventare una fonte energetica fondamentale per l'Europa, che sta abbandonando la sua dipendenza dalla Russia. Il Qatar si sta anche avvicinando però anche alla Cina, minando le speranze russe di dirottare verso l'Asia la maggior parte dell'energia che l'Europa non acquista più. Il Paese sarà in grado di vendere il gas naturale più a lungo e in modo più redditizio di altri grandi esportatori come l'Australia e la Russia, anche se il cambiamento climatico costringe molti Paesi a ridurre l'uso di combustibili fossili.

Nuovi giganteschi terminali

L'anno scorso il Paese ha avviato la costruzione di quattro nuovi giganteschi terminali di produzione ed esportazione, investimenti che aumenteranno la sua capacità di esportazione di oltre un terzo entro il 2026. I funzionari hanno annunciato l'intenzione di costruire altri due terminali nel corso del decennio. Complessivamente, la capacità del Paese di produrre gas naturale liquido crescerà di oltre il 60%, raggiungendo i 126 milioni di tonnellate all'anno nel corso del decennio. Le esportazioni energetiche del Paese, di cui il gas naturale è di gran lunga il più importante, sono raddoppiate quest'estate rispetto all'anno scorso, raggiungendo i 9,2 miliardi di dollari in agosto. Il Qatar è in procinto di battere il suo record di entrate annuali da esportazioni, stabilito nel 2013 prima che il boom delle esportazioni di gas dagli Stati Uniti facesse scendere i prezzi del gas.

Il maxi accordo con la Germania

Oltre a gestire il suo grande giacimento nazionale di gas offshore, la Qatar Energy, la società statale, si sta espandendo in tutto il mondo con investimenti in Brasile, Suriname, Angola, Sudafrica e altrove. Ha negoziato un accordo di 15 anni per la fornitura di gas alla Germania. Il Paese fornirà due milioni di tonnellate di gas all'anno, dando alla Germania una misura di sicurezza energetica. Tuttavia, il gas del Qatar rappresenta una piccola frazione di quello fornito dalla Russia alla Germania e non inizierà ad arrivare prima del 2026.

Giorgetti: speriamo tenga l'Algeria

Il gas "lo prendiamo dall'Algeria, speriamo che tenga l'Algeria...". Così ieri il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha risposto a Enrico Lucci, di 'Striscia la notizia', che a margine della festa di FdI, gli ha fatto questa domanda: "Ora che ci siamo giocati il gas russo, poi quello del Qatar, 'ndo annamo a prenderlo, dal bombolaro de Tor Pagnotta?" Sicuramente la partita del gas è più aperta che mai.