Pensioni, la ricetta di Grillo: "Anticipo a 63 anni con quota retributiva"

Il guru M5s rilancia la proposta Inps. E per i giovani "pensione di cittadinanza e riscatto gratuito della laurea"

Sul blog di Grillo la sua proposta sulle pensioni (Ansa)

Sul blog di Grillo la sua proposta sulle pensioni (Ansa)

Roma, 27 ottobre 2021 - Dopo la rottura tra governo e sindacati, ci prova Beppe Grillo a sbloccare lo stallo sulle pensioni. A modo suo. "Permettiamo ai lavoratori del sistema misto di andare in pensione a 63 anni con la quota contributiva maturata fino ad oggi, e diamo loro al compimento dei 67 anni, l'età ordinaria di vecchiaia, la parte retributiva", scrive il guru del Movimento 5 Stelle sul suo blog. Una "proposta semplice, equa e sostenibile che potrebbe mettere d'accordo tutti".

Manovra, accordo su reddito di cittadinanza. Quota 102 solo per il 2022

Proposta Inps

Per Grillo la soluzione al dilemma pensionistico che ha impantanato la trattativa sulla manovra 2022 "c'è ed è molto semplice, ed è stata proposta anche dall'INPS recentemente". Era stato infatti il presidente Inps Pasquale Tridico a lanciare l'idea di un sistema misto per trovare un punto di equilibrio fra il superamento di Quota 100 e il ritorno ai 67 anni della legge Fornero. 

Grillo la rilancia: è "una scelta che farebbe felici quelle persone che vogliono flessibilità, che hanno necessità o voglia di andare in pensione prima, perché subiscono mobbing, perché sono stanchi, perché fanno un lavoro pesante e non sono in grado di arrivare a 67 anni. Ma farebbe felice anche la sostenibilità finanziaria: infatti i lavoratori andrebbero in pensione anticipata con quello che hanno maturato". 

Riscatto gratuito della laurea

Il fondatore del Movimento si concentra poi "sui giovani lavoratori di oggi che andranno in pensione fra qualche decennio". Per Grillo bisogna iniziare da loro per scoprire che "possiamo risolvere un problema pensionistico migliorando la vita ai giovani con due interventi (che cosa meravigliosa!)". Con due interventi, "una pensione di garanzia domani", ovvero un reddito minimo di cittadinanza, e il riscatto gratuito della laurea "per dare un giusto incentivo ai giovani di oggi, per studiare, ma allo stesso tempo tutelarli rispetto al fatto che entrano più tardi nel mercato del lavoro".