Roma, 15 ottobre 2012- Il governo non prevede alcuna modifica alla legge di stabilità relativamente alla cosiddetta retroattività dei tagli delle detrazioni e delle deduzioni fiscali. E' quanto afferma l'Ansa, che cita fonti di governo. Il rinvio di un anno del taglio degli sconti fiscali, togliendo così la retroattività della norma nella legge di Stabilità, avrebbe comportato - per coprire i minori incassi - la cancellazione del calo, ora previsto, di un punto dell’aliquota Irpef dal 27 al 26%. Sarebbe stata questa - secondo quanto si appreso - l’ipotesi tecnica esaminata nelle ultime ore.

Le stesse fonti sottolineano come il governo non intenda fare "marcia indietro" sul testo varato la scorsa settimana in Cdm. O almeno non negli elementi più qualificanti del provvedimento. Il Parlamento, spiegano le stesse fonti, come sempre, ha l’ultima parola e se si vuole modificare il testo lo si potrà fare in Aula. A condizione - si aggiunge però - che si trovino le risorse necessarie perché il saldo complessivo del provvedimento resti invariato.

Quanto al nodo della cosiddetta 'retroattività', nel governo si sottolinea che il taglio degli sconti si concreterizzerà soltanto nella dichiarazione dei redditi del 2013. Si tratta dunque, sostengono le stesse fonti, di una "finta retroattività" perche’ tecnicamente anche se la 'competenza' è sul 2012 la 'cassa' è sul 2013.

I tagli degli 'sconti' fiscali, con la franchigia e il tetto porteranno risparmi complessivamente pari a 1,156 miliardi di euro ''in termini di competenza annua''. E' quanto si legge nella Relazione Tecnica che accompagna la legge di stabilità. Sempre dalla relazione tecnica, la riduzione di un punto delle aliquote Irpef più basse comporta un minor gettito di 4,151 miliardi nel 2013 e 6,508 miliardi nel 2014 per assestarsi a 5,853 miliardi nel 2015. E' quantificato in 120 milioni l'anno nei prossimi tre anni il mancato gettito derivante dall'applicazione della norma sul Tfr.

L'abrogazione dell'esenzione Irpef delle pensione di guerra e delle pensioni e indennità di invalidità per i soggetti con reddito superiore ai 15mila euro comporterà un recupero di gettito Irpef di competenza annua di 240 milioni di euro e un recupero di gettito di addizionale regionale e comunale rispettivamente di circa 12 e 3 milioni di euro. Ogni giorno che passa fra l'altro aumenta il coro dei contrari al provvedimento varato dal cdm e anche il ministro Fornero non ha nascosto le sue perplessità.