Hong Kong, 18 aprile 2014  - “Era solo uno scherzo, volevo far divertire i passeggeri”: così si è giustificato, davanti al giudice allibito, il giovane finlandese che il 14 febbraio scorso ha cercato di dirottare un aereo della Cathay Pacific sulla tratta Amsterdam-Hong Kong, impugnando una barretta di cioccolato come ‘arma’.

Come hanno riferito due assistenti di volo, durante la notte, il 23enne Antti Oskari Manselius si era avvicinato alla cabina di pilotaggio con due coperte avvolte sulla testa e una terza indossata come una mantella, brandendo la barretta come se fosse “una spada”.

Sto rubando l’aereo, voglio vedere le Olimpiadi di Sochi e ho bisogno di scendere da questo aereo adesso”, aveva affermato il giovane, in uno stato agitato ma non violento. In tribunale, Manselius è stato chiamato a rispondere non solo di comportamento molesto ma anche di aver dato false informazioni alludendo a una minaccia bomba sull’aereo. Per entrambe le imputazioni si è dichiarato non colpevole, spiegando che stava cercando di divertire i passeggeri “facendo degli scherzi”.

Invitato a tornare al suo posto, il giovane si era ritirato senza fare resistenza. Tuttavia, visto il comportamento instabile, il capitano aveva dato ordine di bloccarlo: grazie all’intervento di un altro passeggero finlandese, un ex poliziotto e due membri dell’equipaggio, gli erano state legate le gambe e fermato il torace con una cintura di sicurezza extra. Poco dopo il 23enne si era addormentato, per risvegliarsi con le manette ai polsi una volta giunti a Hong Kong dove ad attenderlo c’era la polizia, che lo aveva trasferito in un centro psichiatrico.