Padova, 27 febbraio 2012 - Profumo di uomo, o meglio di maschio. Come si dice in gergo "fa sesso". E le donne si scatenano. Sotto la lente di alcuni ricercatori dell'Università di Padova è finito l’androstadienone, un componente dell'odore corporeo maschile. Secondo uno studio, pubblicato sulla rivista americana ‘Public Library of Science’, basterebbe far annusare l'androstadienone per mettere una donna in competizione con le sue simili. Oggetto del contendere chiaramente lui, l'uomo. E l'effetto si verificherebbe non solo quando una donna si trova nel suo periodo fertile, ma anche quando il rischio di concepimento è ridotto

L'equipe di ricercatori, guidata da Umberto Castiello in collaborazione con Roberto Tirindelli dell’Università di Parma, ha selezionato un gruppo di 100 donne, equamente divise in relazione alle possibilità di concepimento. Alle donne è stato chiesto di osservare una serie immagini che raffiguravano volti di uomini, di donne oppure oggetti comuni.

L’analisi dei movimenti oculari ha rivelato che inconsciamente le donne guardano più a lungo i volti femminili rispetto a quelli maschili, indicando un interesse particolare per le altre donne. Ma qual è la natura di questo interesse? Invitate a valutare la bellezza dei volti femminili osservati, le donne hanno espresso un giudizio inappellabile.

CON E SENZA - "Le donne che si trovano nella fase a basso rischio di concepimento, esposte ad un odore non corporeo, giudicano i volti femminili come attraenti. Tuttavia, gli stessi volti ricevono un giudizio drasticamente inferiore quando le stesse donne sono esposte all’androstadienone, oppure si trovano nella fase ad alto rischio di concepimento. Questo suggerisce che le donne in fase fertile o anche semplicemente esposte all’androstadienone applicano una strategia di denigrazione nei confronti delle altre donne percepite come potenziali rivali nella scelta di un possibile partner", spiega Valentina Parma, coinvolta nella sperimentazione.

Stando a questo studio, quando le donne ‘fiutano’ un potenziale partner tendono a mettere in cattiva luce le rivali con lo scopo di aumentare le proprie possibilità di successo nella conquista. Questo studio, primo nel suo genere, indica che l’olfatto gioca un ruolo determinante - al di fuori del controllo consapevole - in questo meccanismo.