Vaiolo scimmie,13mila casi in Europa, 426 in Italia. Stato di emergenza a San Francisco

Di oggi la notizia che un primo caso è stato isolato agli Spedali Civili di Brescia: si tratterebbe di un paziente ricoverato nel reparto di malattie infettive, dopo il ritorno da un viaggio

Roma, 29 luglio 2022 - Continuano a salire i casi di vaiolo delle scimmie in Europa e nel mondo. Il 23 luglio scorso l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato l'emergenza sanitaria globale. Sono intorno ai 13mila (13.043) i contagi identificati al 26 luglio in 37 Paesi e aree di tutta la regione europea dell'Oms. Di questi, 12.761 casi sono stati segnalati da 32 Paesi/aree al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all'Ufficio regionale europeo dell'Oms attraverso il sistema di sorveglianza Tessy, di cui 12.689 confermati in laboratorio. Lo comunicano Ecdc e Oms Europa nell'ultimo aggiornamento sull'epidemia di Monkeypox.

Per l'Italia vengono indicati 426 casi, in linea con l'ultimo bollettino nazionale. Di oggi la notizia che un primo caso è stato isolato agli Spedali Civili di Brescia. Si tratterebbe di un paziente ricoverato nel reparto di malattie infettive, dopo il ritorno da un viaggio. Dei casi registrati su Tessy per i quali era disponibile il sequenziamento, 171 sono stati confermati come appartenenti al 'clade' Africa occidentale.

Chi viene colpito e i sintomi

La maggior parte dei casi riguarda persone di età compresa tra 31 e 40 anni (41%) e maschi (99,4% degli infettati). Fra i contagiati per i quali è noto lo stato Hiv, il 37% è sieropositivo al virus dell'Aids. Nella maggior parte dei casi l'infezione si è presentata con un'eruzione cutanea (94,7%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (67%). Nessun decesso è stato segnalato nella regione. Nel 6,2% dei casi c'è stato un ricovero in ospedale. Un caso è stato ricoverato in terapia intensiva per ragioni non correlate all'infezione. Alcune infezioni (34) riguardano operatori sanitari, ma per loro - si precisa nel bollettino Ecdc/Oms - non è stata segnalata esposizione professionale.

Stato di emergenza a San Francisco

San Francisco ha annunciato lo stato di emergenza per il numero crescente di casi nella città e la carenza nazionale di vaccini. Il Guardian spiega che la dichiarazione consentirà alle autorità locali di mobilitare più risorse e personale per affrontare l'epidemia e accelerare la pianificazione dell'emergenza. La città ha registrato finora 261 casi, su circa 4.600 negli Stati Uniti, secondo il dipartimento della salute pubblica di San Francisco. "San Francisco è un epicentro per il Paese. Il 30% di tutti i casi in California sono a San Francisco", ha affermato Susan Philip, ufficiale sanitario della città. In una crisi che finora ha colpito in modo sproporzionato gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, ha aggiunto: "Rilascio questa dichiarazione per riaffermare il nostro impegno per il benessere di queste comunità e per permetterci di muoverci più rapidamente per ottenere e distribuire le risorse necessario per aiutare coloro che sono stati colpiti in modo sproporzionato".

Già nei giorni scorsi l'immunologo Anthony Fauci aveva osservato con i media americani che la possibilità di una dichiarazione d'emergenza per tutto il Paese "è sotto attiva considerazione". E ha osservato che per ora gli Stati Uniti stanno gestendo la situazione "bene, ma si puo fare di meglio".