Omicron, Pfizer: "In primavera vaccino adattato alla variante"

"Ma non è ancora chiaro ancora chiaro se sarà necessario". Lo studio tedesco: terza dose attuale protegge come due dosi contro virus originale

Covid, un vaccino Pfizer (Ansa)

Covid, un vaccino Pfizer (Ansa)

Roma, 28 dicembre 2021 - Un vaccino Pfizer, adattato alla variante Omicron del Covid, sarà pronto in primavera. Lo ha assicurato in un'intervista al quotidiano elvetico in lingua tedesca 'Blick', la responsabile dell'azienda farmaceutica per la Svizzera, Sabine Bruckner. "Ma non è ancora chiaro ancora chiaro se sarà necessario", ha sottolineato Bruckner, spiegando che "stiamo lavorando in due direzioni: da un lato, stiamo indagando sull'efficacia del precedente vaccino contro le varianti attuali. E in parallelo, stiamo analizzando se è necessario un adatattamento e nel caso lo prepariamo". La responsabile ha comunque assicurato che "negli adulti la protezione contro Omicron dopo la terza dose il vaccino attuale, dopo la terza dose è 25 volte superiore".

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Intanto uno studio coordinato dall'Università di Colonia, e reso disponibile in pre-print prima della pubblicazione su Nature Medicine, afferma che la somministrazione della terza dose di vaccino conferisce una protezione contro la variante Omicron paragonabile a quella che si otteneva con due dosi contro la versione originaria del virus SARS-CoV-2. La ricerca ha misurato la capacità neutralizzante del vaccino Pfizer/BioNTech contro la variante Omicron e contro le altre varianti diffuse nei mesi precedenti, confermando che l'efficacia in termini di produzione di anticorpi neutralizzanti di due dosi di vaccino è molto più bassa se si tratta di Omicron. Questa minore efficacia della doppia dose si registra sia a un mese che a cinque mesi dalla seconda somministrazione: nel dettaglio, nella scala usata dai ricercatori, la capacità neutralizzante oscilla tra 5 e 9 rispettivamente a 1 e 5 mesi dalla seconda dose, mentre la capacità neutralizzate contro il virus originario nello stesso lasso di tempo passa da 546 a 139. Le cose cambiano completamente con la somministrazione della terza dose: la capacità degli anticorpi di neutralizzare Omicron sale a 1.195, un livello più che doppio rispetto a quello che due dosi di vaccino conferivano contro il virus di Wuhan (546), anche se 5 volte più basso rispetto a quello dato dalla terza dose contro il ceppo originario (6.241). Per quanto concerne le altre varianti: a cinque mesi dalla seconda dose la protezione contro Alfa è risultata essere 331, contro Delta 172, contro Beta 40.