Lo studio: la quarta dose di vaccino serve a poco

La ricerca condotta in Israele, 500mila persone over 60 hanno ricevuto l’iniezione. Bruxelles: "Sì alla somministrazione per i fragili"

Israele ha iniziato a discutere sulla possibilità di estendere a tutti la quarta dose

Israele ha iniziato a discutere sulla possibilità di estendere a tutti la quarta dose

La quarta dose di vaccino contro Omicron non convince chi ha già iniziato le somministrazioni. Vedesi Israele, anche se proprio ieri l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ha aperto all’ulteriore ciclo d’iniezioni. "Nonostante l’aumento dei livelli di anticorpi, il quarto vaccino determina solo una difesa parziale contro il virus – ha riferito alla stampa Gili Regev-Yochay, direttrice dell’unità per le Malattie infettive dello Sheba Medical Center di Tel Aviv, in cui è stata condotta una prima ricerca sul nuovo richiamo –. I vaccini, che erano più efficaci contro le varianti precedenti, offrono meno protezione rispetto all’Omicron".

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I risultati preliminari dello studio sollevano forti interrogativi sulla decisione d’Israele di offrire la quarta dose alla sua popolazione di oltre 60 anni. Il governo afferma che oltre 500mila persone l’hanno già ricevuta e prova a difendere la sua strategia di contrasto all’avanzata del ceppo Omicron. Nahman Ash, direttore del ministero della Salute israeliano, ha detto ieri mattina, in una conferenza stampa congiunta con il ministro della Salute e il primo ministro Naftali Bennett, che lo studio non dimostra come la quarta dose sia un errore: "Restituisce il livello di anticorpi a quello che era all’inizio del terzo richiamo. Questo ha una grande importanza, soprattutto tra la popolazione più anziana".

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Tuttavia Ash è stato anche costretto ad ammettere che il lavoro sarà "preso in considerazione", nonostante comunque le autorità stiano già discutendo sull’opportunità di espandere la campagna di richiamo per la quarta dose ad una fetta di popolazione più ampia.

Sull’ulteriore richiamo Israele ha fatto da battistrada, seguita qualche giorno fa dagli Stati Uniti. Ieri – dopo la posizione favorevole espressa anche da Paesi come Spagna, Danimarca ed Ungheria – è arrivata la pronuncia dell’Agenzia europea per i medicinali. "Nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito che hanno ricevuto 3 dosi per la vaccinazione primaria – ha detto il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri – sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie pubbliche prendessero in considerazione la somministrazione di una quarta dose". L’Agenzia ha anche informato che gli ultimi dati forniscono rassicurazioni sull’uso di vaccini mRna per il Covid-19 durante la gravidanza.

g. p.