Sparatoria Pescara: il video choc. Lite per gli arrosticini, aggressore bloccato in taxi

L'aggressore bloccato in taxi in un'area servizio sull'A14: ha esploso cinque colpi di pistola verso il cuoco di un ristorante di Piazza Salotto. Il legale: "Mio assistito ha problemi psichiatrici". La vittima sottoposta a doppio intervento chirurgico: è in prognosi riservata

Pescara, 11 aprile 2022 - Lo hanno catturato a tarda sera nell'area di servizio Metauro, in provincia di Pesaro Urbino, mentre era diretto in taxi verso nord. Il presunto autore della sparatoria di Pescara, avvenuta ieri intorno alle 13 in un ristorante di Piazza Salotto, è Federico Pecorale un 29enne di origini abruzzesi, ma emigrato all'estero. Avrebbe esploso cinque colpi di pistola contro un cuoco, pare dopo una lite per i tempi di attesa della carne che aveva ordinato. Subito dopo l'aggressione, l'uomo si sarebbe rifugiato da alcuni parenti in Abruzzo, quindi si sarebbe allontanato a bordo del taxi. Ma il suo volto era già comparso nei video ripresi dalle telecamere di sorveglianza del locale, la Polizia lo aveva identificato e da ore era sulle sue tracce. L'uomo è sottoposto a fermo di polizia giudiziario e deve rispondere di tentato omicidio.  Il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, e il sostituto Fabiana Rapino, valuteranno le fonti di prova raccolte dagli uomini del Questore Luigi Liguori, al fine di verificare l'effettivo coinvolgimento dell'arrestato.

Sommario

L'aggressione

Sono circa le 13 di domenica, quando l'aggressore entra nel locale di Piazza Salotto. Era già stato visto nei giorni precedenti nello stesso ristobar "Casa Rustì", secondo alcuni testimoni venerdì sera. Ma non era un cliente fisso.  Poco prima si era seduto a un tavolo e aveva pasteggiato. Fa quindi il suo ingresso all'interno e chiede altri e arrosticini e vino. Si lamenta perché non vuole aspettare, l'attesa per avere la carne - a suo dire - è eccessiva. Il questore di Pescara oggi parla di motivi "emozionali", citando proprio i tempi di cottura e la qualità degli arrosticini come causa scatenante del diverbio. Che dopo poco degenera: l'uomo prima sferra un pugno in faccia al cuoco, un 23enne di origine dominicana che vive da tempo a Chieti. Poi estrae una pistola calibro 22 ed esplode diversi colpi, colpendo la vittima in diverse parti del corpo. Il 23enne stramazza a terra, l'assalitore gira intorno al bancone e spara altri due colpi alla schiena che raggiungono il cuoco a un polomone e a una vertebra. Il giovane dominicano viene portato in ospedale, dove si trova ricoverato in gravi condizioni. L'uomo abbandona in fretta il ristorante, come se nulla fosse. Ma le telecamere di sorveglianza hanno già ripreso il suo volto. Le ricerche della polizia, condotte dagli agenti abruzzesi insieme a quelli di Fermo, Ancona e Pesaro, portano all'area servizio Metauro, dove il 29enne viene bloccato.  Per evitare che durante l'arresto potessero essere coinvolti il tassista e le persone all'interno dell'area di servizio, gli investigatori hanno rintracciato telefonicamente il tassista, mantenendo il contatto con lui fino all'intervento. Durante la perquisizione, al 29enne è stata sequestrata una pistola semiautomatica: i successivi accertamenti stabiliranno se sia l'arma usata nel ristorante.

La vittima in prognosi riservata

Il ragazzo di 23 anni rimasto ferito nell'aggressione è stato sottoposto a doppio intervento chirurgico e si trova ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Pescara. Gli interventi - al torace e alla schiena - si sono resi necessari per estrarre i proiettili, la prognosi nei suoi confronti rimane riservata. "Lotta tra la vita e la morte", dice in conferenza stampa il questore di Pescara. I titolari del ristorante di Piazza Salotto sono sconvolti. Definiscono il 23enne di origine dominicane, padre di un bimbo di due anni, "un bravissimo ragazzo". Il racconto dell'aggressione è brutale: "È entrato nel locale con il suo bicchiere di vino ed ha iniziato a inveire contro i dipendenti, lamentandosi, da quanto abbiamo capito, per i tempi di attesa". E ancora: "Gli ha dato prima un pugno (al cuoco, ndr), poi ha tirato fuori la pistola ed ha sparato. Quello che si vede nelle immagini fa impressione".

L'uomo fermato

Il sospettato attualmente si trova nel carcere di Pesaro, a rappresentarlo l'avvocato Florenzo Coletti.  "Stanotte mi ha chiamato la Questura di Pescara per comunicarmi che Federico aveva scelto me. Lo conosco da diversi anni - spiega all'Ansa, oltre che un rapporto professionale a legarci c'è anche un rapporto di amicizia. È originario di Montesilvano (Pescara) ed era emigrato in Svizzera diversi anni fa con la famiglia. Periodicamente viene in Abruzzo e tra l'altro lo avevo incontrato qualche giorno fa quando è venuto a trovarmi in studio per dirmi che si fermava qualche giorno a Pescara". Il legale spiega che il suo assistito "ha una problematica pischiatrica". E aggiunge: "Sto contattando il servizio sanitario svizzero per farmi mandare i documenti". Perché "voglio capire bene che tipo di problematica c'è  per sapere se bisogna richiedere una perizia psichiatrica, se è capace di intendere e volere".

Il tassista

Appurato, anche grazie alla collaborazione di alcuni parenti, che l'uomo era in taxi, è scattata una delicata attività finalizzata ad intervenire in sicurezza. Il tassista è stato contattato telefonicamente più volte dai poliziotti, facendo in modo che il 29enne non ascoltasse le conversazioni. Poi, con la scusa di dover fare carburante, è entrato nell'area di servizio indicata dalle forze dell'ordine, cioè quella di Metauro, in provincia di Pesaro Urbino. Una volta lì, si è subito allontanato dal mezzo e il 29enne è stato neutralizzato rapidamente dai poliziotti. Proprio al tassista, domani, verrà consegnato un riconoscimento in occasione delle celebrazioni per la Festa della Polizia. L'impressione avuta dagli agenti che lo hanno fermato, ha sottolineato il questore, è che il 29enne "non avesse la percezione esatta di ciò che era successo, dell'importanza del fatto commesso, dell'esatto disvalore sociale che aveva arrecato. Sembrava quasi sorpreso della nostra presenza»Al tassista, domani, verrà consegnato un riconoscimento in occasione delle celebrazioni per la Festa della Polizia.