Saldi estivi 2022, quando iniziano. Le date regione per regione

Si parte il primo weekend di luglio ma la durata varia, la guida completa alla stagione dei ribassi

Saldi estivi (foto Attalmi)

Saldi estivi (foto Attalmi)

Roma, 17 giugno 2022 - I tanto attesi saldi estivi del 2022 inizieranno in quasi tutte le regioni il primo weekend di luglio e dureranno circa sei settimane: è quanto riporta Confcommercio. "L’indirizzo emerso in sede di Conferenza delle Regioni di mantenere una data unica dei saldi al primo sabato di luglio, pur spiazzando alcuni territori, risponde all’esigenza di riequilibrare un mercato condizionato dai lockdown e di evitare ulteriori confusioni tanto ai consumatori quanto agli operatori del dettaglio moda": così commenta la decisione il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni. "Un comparto che, pesantemente vessato dalle chiusure imposte in zona rossa per decreto, nel bel mezzo della primavera, deve fare i conti con ordini effettuati dieci mesi prima e prodotti che, se non venduti entro la stagione, sono suscettibili a notevole deprezzamento - spiega Felloni -. La data unica, soprattutto in un momento così delicato per il ritorno ad una nuova normalità, evita una inutile competizione tra regioni", conclude. 

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Le date regione per regione

  • Sicilia: 1 luglio - 15 settembre
  • Lazio*: 2 luglio - 13 agosto
  • Liguria*: 2 luglio - 16 agosto
  • Calabria*, Campania*, Lombardia*, Sardegna*, Valle d'Aosta*: 2 luglio - 30 agosto
  • Abruzzo, Emilia-Romagna*, Marche*, Molise*, Toscana*, Umbria, Veneto*: 2 luglio - 31 agosto
  • Basilicata*: 2 luglio - 2 settembre
  • Puglia*: 2 luglio - 15 settembre
  • Piemonte*: 2 luglio - 27 settembre
  • Friuli Venezia Giulia: 2 luglio - 30 settembre
  • Trento e Provincia: per 60 giorni; i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi
  • Alto Adige: i periodi variano tra i distretti; sono 15 luglio - 12 agosto o 19 agosto - 16 settembre

*con divieto di vendite promozionali 15/30/40 giorni prima dell'inizio dei saldi, a seconda della regione

Saldi, vendite promozionali e liquidazione

E' durante i saldi che solitamente si applicano gli sconti maggiori, ma non sono l'unico tipo di vendita straordinaria: fanno parte di questa categoria anche le vendite promozionali e le vendite di liquidazione. Facciamo chiarezza su quali sono le differenze. In primis, le vendite di liquidazione si distinguono perché possono avvenire in qualsiasi periodo dell'anno, ma solo se sussistono determinate condizioni, come la cessione dell'azienda, la chiusura dell'attività commerciale, la ristrutturazione dei locali o il trasferimento dell'azienda in un altro locale. Le vendite promozionali, invece, hanno carattere stagionale e riguardano prodotti invenduti. Non sono vincolate a particolari mesi dell'anno, anche se devono avere una durata limitata. Le vendite promozionali sono regolate dalle regioni, che ne disciplinano lo svolgimento con lo scopo di distinguerle dai saldi. In alcune regioni, infatti, vige il divieto di effettuare le vendite promozionali tra i 15 e i 40 giorni prima dei saldi.

Infine, i saldi sono vendite di fine stagione - invernali o estivi, appunto - e riguardano tutti i prodotti che, se non venduti entro un certo periodo di tempo, sono suscettibili di notevole deprezzamento. Ma perché si chiamo saldi? Nonostante ormai faccia pienamente parte del gergo comune, il termine è strettamente connessa ad un lessico commerciale: indica infatti, la differenza tra le entrate e le uscite, nonché un saldo positivo o negativo. Per questo ai saldi finisce la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione. 

Info utili: i diritti di chi compra

Per gli esercenti è obbligatorio esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata. Non è invece obbligatorio il cambio dopo l'acquisto: questo è generalmente lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi difetti. In quel caso scatta l'obbligo della sostituzione o della restituzione del prezzo. Il consumatore è però tenuto a denunciare il vizio entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per quanto riguarda il pagamento con carta, è incoraggiato e deve essere accettato dal negoziante: dal 30 giugno, infatti, scatta la 'doppia multa' per i commercianti che lo rifiutano. Durante i saldi, inoltre, vanno mantenute tutte le buone pratiche per il contenimento della diffusione del Coronavirus, come il distanziamento sociale o l'igienizzazione regolare delle mani. Dall'1 maggio nei negozi non c'è più l'obbligo di indossare la mascherina, ma rimane fortemente raccomandato, soprattutto nei luoghi affollati.