Covid: regole contraddittorie e assurde. Che follia la burocrazia

Obblighi stratificati nel tempo. Bassetti: serve un reset totale. Tornano i prof no vax, pagati senza insegnare

Dal primo aprile per consumare ai tavolini all’aperto il Green pass non servirà

Dal primo aprile per consumare ai tavolini all’aperto il Green pass non servirà

Roma, 27 marzo 2022 - A fare le regole gli italiani sono imbattibili. Due anni abbondanti di Covid, con annessa produzione legislativa, hanno generato iperboli difficilmente imitabili per eccesso di complicazione burocratica anche quando la ratio dei provvedimenti era solida e corretta. E il nuovo giro di valzer dalla mezzanotte di venerdì prossimo, subito dopo la fine dello stato di emergenza, suggerisce che il romanzo delle norme inutilmente puntigliose (e per questo spesso trascurate) oppure improvvisamente morbide (e per questo indigeribili ai disciplinati) possa regalare altri corposi capitoli.

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Obblighi eccessivi: "E' ora di cambiare"

Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive al San Martino di Genova, lancia l’idea di un grande ’reset’ nazionale. "Voglio lanciare una iniziativa". "Bu-Covid" è il titolo ipotizzato. "Negli ultimi due anni abbiamo accumulato una serie di norme, obblighi, regole, leggi sul Covid che ci rendono oggi un Paese ridicolo rispetto al resto del mondo. Dal primo aprile inizia una fase diversa. La nostra vita non può più essere declinata dal legislatore ma da noi stessi", si ribella l’infettivologo. L’elenco delle criticità è lungo.

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Mascherina nei locali: seduti no, se ti muovi sì

"Al ristorante mettiamo la mascherina quando andiamo al bagno ma non seduti, e poi i tavoli non sono più distanziati però dobbiamo mettere la mascherina se ci alziamo", esemplifica Bassetti. Una complicazione inutile, visto l’andamento dei contagi. Un incubo anche per i gestori che sono chiamati alla vigilanza attiva. L’alternanza mascherina sì-mascherina no dentro i locali infastidisce molto la clientela che percepisce tutta la distanza tra scocciatura evidente e utilità impercettibile.

Il ballo dei green pass. Novità asimmetriche

Occhio a non confondersi. La transizione al via venerdì 1° aprile, che dovrebbe portare all’effettivo ’liberi tutti’ di domenica 1° maggio, prevede regole differenziate. Dal 1° aprile niente Green pass per ristoranti, bar, cerimonie, feste all’aperto. Invece per il servizio al chiuso – al tavolo o al bancone – andrà esibito il Green pass base.

Cinema senza maschera, a patto di mangiare

Neppure ai cinema si scherza con gli strappi generosi. Prima tutti distanziati,con mascherine su e divieto di mangiare e bere. Ora restano le mascherine. Salvo che uno pasteggi a pop corn. Allora ditelo che è un gioco.

Riunioni condominiali in sale sanificate

Gli amministratori di condominio sono furiosi. Per organizzare l’assemblea di condominio devono far sanificare la sala spendendo 100 euro. Ovvero più dell’affitto del locale riunioni e, a volte, dello stesso compenso dell’amministratore.

L'hostess premurosa respinge la giacca

A chi, in viaggio aereo, non è ancora capitato? Passati check-in e imbarco, sistemato lo smartphone in modalità aereo, posizionati effetti personali e trolley nella cappelliera, ecco avvicinarsi una premurosa hostess che, dopo aver chiesto se la giacca è tua, ti invita a rimuoverla dalla cappelliera – dove riposano bagagli trascinati in ogni asfalto – e a tenerla sulle ginocchia in ossequio alla normativa di immaginata salubrità del bagagliaio. Fino a quando?

Multe fantasma e ritorno in ufficio

L’obbligo vaccinale per i lavoratori over 50 valido fino al 15 giugno (con supposta multa di 100 euro per i renitenti) non ha impedito al legislatore di riammettere in servizio – dal 25 marzo – tutti i poliziotti, carabinieri, membri delle forze armate, vigili urbani, personale Ata della scuola e prof universitari fermamente No vax. Basterà presentare un tampone negativo e tutto sarà come prima. E quella multa così comprensiva (stile divieto di sosta) chissà mai se arriverà.

I prof no-vax a scuola. "Ci dicano a fare cosa"

Ci sono poi anche i casi in cui la normativa prima severissima all’improvviso si allenta, per poi sfumare nell’indefinito. I presidi italiani sono furibondi perché dal 1° aprile potranno tornare a scuola con il pass base tutti gli insegnanti No vax. "Che non sono 30 ma 30mila – chiarisce Mario Rusconi, presidente dell’Anp Lazio –. Questi prof non potranno entrare in contatto con gli studenti e dovranno esercitare altre mansioni. Ma quali siano queste mansioni il decreto non lo spiega". In pratica, lavoro inesistente ma stipendio certo.

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