Assessora di Arenzano aggredita sul treno per aver chiesto di mettere la mascherina

Genova, la donna ha rimediato 20 giorni di prognosi. Caccia ai due giovanissimi

Giovanna Damonte

Giovanna Damonte

Accade che sul treno regionale che porta pendolari e studenti da Arenzano a Genova un’assessore comunale di Arenzano, dipendente della Regione Liguria, inviti due ragazzi senza mascherina a mettersela sul naso. E accade che, mentre il ragazzo ammette candidamente di "non averla nemmeno in tasca" e accetta quella che gli offre la signora, ringraziando, la ragazzina – 18 anni, forse meno – reagisca prima offendendo la donna poi colpendola a schiaffi e pugni. Non contenta, la giovane sale su un seggiolino e tira alcuni calci in testa e in faccia alla donna che s’accascia, subito soccorsa dagli astanti.

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Capita anche che i due ragazzini se la diano a gambe appena il treno si ferma. È successo a Genova, e la vittima si chiama Giovanna Damonte e, ‘colpevole’ di aver chiesto ai due di mettersi la mascherina sul naso, così come dettano le regole anticontagio, ci ha rimediato un occhio nero e 20 giorni di prognosi.

Secondo quanto appreso, Damonte ha sporto querela ed è in attesa che la Polfer, già al lavoro, identifichi la coppia scappata a gambe levate dopo il pestaggio. Trasversale e immediata la solidarietà. Il governatore ligure Giovanni Toti l’ha definito "un episodio di violenza inaccettabile e da condannare fermamente. Quando capiremo che il nemico da combattere è il Covid sarà sempre troppo tardi". Analoghi sentimenti di condanna sono stati espressi da Raffaella Paita (Iv) che sottolinea: "La violenza e imbarbarimento che caratterizza ormai i vari fenomeni di opposizione provocati dall’applicazione delle norme contro il Covid lasciano sgomenti. Si tratta di una deriva che deve essere arrestata".