Piano vaccinale Covid: cosa prevede la nuova bozza. L'ordine di priorità

Over 80, alcune professioni e altre 5 categorie definite per età e patologie

Covid: persone in attesa di essere vaccinate (Dire)

Covid: persone in attesa di essere vaccinate (Dire)

Roma, 11 marzo 2021 - Un nuovo piano vaccini per fermare il dilagare dei contagi Covid. Il governo prova ad accelerare i tempi. La nuova bozza è stata presentata oggi durante la conferenza unificata tra Stato, Regioni e Province autonome, a cui erano presenti (in videoconferenza) i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali), Roberto Speranza (Salute) ed Erika Stefani (Disabilità).

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Cosa prevede la bozza: l'ordine di priorità

Il nuovo testo prevede la priorità per gli over 80 e alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell'ordine. A queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie: quella a elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni.

Restano considerate ''prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall'età e dalle condizioni patologiche'' che sono ''il personale docente e non docente, scolastico e universitario, le forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali''. Ma vengono anche fissate nuove indicazioni 'anti-furbetti': nel nuovo testo è stata eliminata come categoria prioritaria quella dei lavoratori essenziali. Una scelta che potrebbe essere riconducibile alla volontà di prevenire eventuali tentativi di prevaricazione da parte di alcune categorie.

Sarà inoltre possibile, "qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano", vaccinare all'interno dei posti di lavoro, "a prescindere dall'età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione". 

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Toti: serve legge per semplificare procedura

Sulla campagna di immunizzazione è intervenuto il governatore della Liguria.  "Serve una legge-quadro per semplificare le procedure - ha detto Giovanni Toti intervenendo a 'Omnibus' su La7 -. La mancanza di vaccini è un problema. Ma è stato dover cambiare più volte il piano vaccinale che ci ha rallentato. Così come non aver pensato di allargare la platea delle persone che possono vaccinare".

"Se arrivassero tutti i vaccini che ci hanno promesso i contratti non saremmo in grado di somministrarli perché abbiamo sbagliato la programmazione", ha aggiunto il presidente della Regione Liguria -  L'Europa ha sbagliato moltissimo, ma quanto abbiamo sbagliato noi nel decretare tre diverse tipologie di uso di AstraZeneca che avevamo già in mano nelle ultime tre settimane? I piani vaccinali delle Regioni sono stati fatti e disfatti tre volte. Non abbiamo infermieri per fare i vaccini, non aver pensato di allargare le professioni sanitarie che possono mettere un ago nella spalla, è un altro errore".