Roma, 1 novembre 2019 - Mamma coraggio, l'ha chiamata qualcuno. E ci vuole coraggio a parlare in radio e a chiedere scusa per il figlio. "Sono distrutta dal dolore sapendo che una mamma e un papà, un'intera famiglia, sta piangendo la morte di un figlio - dice al Giornale Radio1 Giovanna Proietti, la mamma di Valerio Del Grosso, il 21enne accusato di aver ucciso Luca Sacchi -. Non posso credere che Valerio abbia potuto fare un gesto simile. E come me tutti quelli che lo hanno visto crescere nel quartiere".
Ai microfoni la donna è un fiume in piena, e spiega così la scelta di far arrestare il figlio, presentandosi in commissariato: "E' giusto che adesso paghi e si assuma le sue responsabilità, so che lo farà. Per questo con lo stesso dolore nel cuore non ho mai pensato, nemmeno un minuto, che si potesse fare una cosa diversa da quella che ho fatto. La nostra è una famiglia per bene di lavoratori e per questo non potevamo aggiungere al dolore di questa tragedia la vergogna di sentirci in qualche modo complici. Quel giorno ho anche pensato che forse era l'unica maniera per dare a Valerio una speranza di riscatto''.
Poi precisa, quasi a giustificare il suo gesto: "Anche lui aveva deciso di consegnarsi alla giustizia, lo so per certo". E aggiunge: "So che non voleva uccidere, ma di questo non voglio dire, ci penseranno gli avvocati. Oggi c'è solo la vergogna e il dolore per una tragedia che non avrei mai potuto immaginare e per la quale a nome della mia famiglia posso solo chiedere scusa".
La famiglia di Luca Sacchi
Arriva un commento della famiglia di Luca Sacchi alle dichiarazioni di Giovanna Proietti. "Ringraziamo la madre di Valerio e prendiamo atto delle sue parole - riferisce la famiglia della vittima -. Non ce la sentiamo di aggiungere altro, perché la vicenda non è ancora chiara".