Giovedì 18 Aprile 2024

Omicidio Roma, spunta un video. Gli arrestati si difendono. "Non volevo uccidere nessuno"

Il giovane che ha materialmente sparato a Luca Sacchi chiede scusa, l'altro si smarca: "Non sapevo che avesse una pistola"

Valerio Del Grosso e Paolo Pirino (Ansa)

Valerio Del Grosso e Paolo Pirino (Ansa)

Roma, 27 ottobre 2019 - Restano in carcere Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due giovani accusati di concorso nell'omicidio di Luca Sacchi. Lo ha deciso il Gip di Roma che ha convalidato il fermo ed emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. 

I due 24enni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al magistrato, che li accusa anche di rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Il legale di Del Grosso riferisce che "Ha chiesto scusa" e "Non voleva uccidere nessuno", mentre Pirino avrebbe detto che non sapeva che il complice avesse una pistola e che era lì solo per la rapina.

Le scuse di Del Grosso

"Non volevo ammazzare nessuno". Chiede scusa Valerio Del Grosso, il 21enne che mercoledì sera nel quartiere Appio a Roma ha premuto il grilletto di un revolver uccidendo con un colpo di pistola alla testa il 24enne Luca Sacchi, il quale era in compagnia della fidanzata.  In una dichiarazione spontanea al Gip, Pirino avrebbe invece spiegato di non sapere che il suo amico Valerio avesse una pistola, era lì per una rapina e non voleva uccidere nessuno. Parole simili a quelle dell'autore materiale dello sparo. "Valerio ha chiesto scusa per quello che è successo. Non voleva uccidere nessuno", spiega l'avvocato Alessandro Marcucci, difensore di Del Grosso, lasciando Regina Coeli, dove è recluso il suo assistito. "Si è avvalso della facoltà di non rispondere e rimandiamo a un'altra occasione il confronto con i magistrati. È molto provato e dispiaciuto per quello che è successo", ha aggiunto il penalista.  Tutt'altro tenore, quindi, rispetto all'atteggiamento che sembra essere apparso nelle immagini scattate subito dopo l'arresto di Del Grosso, il quale di fronte ai fotografi ostentava qualche sorriso e faceva il gesto dell'okay. E i contorni della vicenda sono tutti da chiarire perché sul tavolo degli inquirenti ci sono ancora troppi interrogativi a cui dare risposte. 

I soldi nello zainetto della fidanzata

Resta da capire con esattezza perché in quello zainetto rosa portato in spalla da Anastasia, la fidanzata della vittima, ci fossero, come emerge dalle indagini, oltre duemila euro. La ragazza, che è testimone oculare del delitto e probabilmente verrà presto risentita, era per questo finita nel mirino dei rapinatori che l'hanno colpita alla testa con una mazza da baseball. Poi la reazione di Luca, che ha messo a terra uno dei due prima che gli sparassero alla testa ferendolo a morte. La ragazza sarà riascoltata dal pm Nadia Plastina la prossima settimana. 

Il video delle telecamere di sorveglianza

Inoltre le immagini delle telecamere di sorveglianza che riprendono l'auto con a bordo Valerio Del Grosso e Paolo Pirino restituiscono una ricostruzione diversa delle fasi immediatamente precedenti l'omicidio. "Le immagini di videosorveglianza del negozio di tatuaggi che si trova in via Franco Bartoloni quella notte - spiega il quotidiano - riprendono la strada di fronte, fino al marciapiede: alle 22.50 si vede passare la Smart di Del Grosso e Pirino: supera il pub John Cabot, svolta a sinistra in via Mommsen, fa il giro dell'isolato, prende due sensi unici e poco dopo rispunta dalla parte opposta di via Bartoloni. Si ferma. Poi riparte e gira a destra in via Mommsen. Si blocca in seconda fila. Sono le 22.59. Alle 23 lo sparo". Dunque non ci sarebbe "il tempo di un'aggressione, di una colluttazione, di una mazzata in testa. In più il ragazzo viene ucciso con un colpo di pistola alla nuca".

Il giro di droga

Intanto sembra ormai certo che dietro quest'episodio ci sia la compravendita di droga da parte della coppia. E quella grossa quantità di soldi che la ragazza aveva nello zaino potrebbe aver spinto i due a scipparla. Per questo si stanno valutando alcune testimonianze e in particolare quelle di personaggi che probabilmente ruotano nel giro dello spaccio nella zona del Tuscolano. 

Le indagini, i precedenti dei due arrestati

Dalle testimonianze emerge che i due arrestati avevano una 'rete' e che fossero stati 'contattati' per l'acquisto di droga. Ed emerge che i fermati avevano complici tali, secondo la procura, da poter consentire loro una fuga. Gli inquirenti hanno ricostruito anche quei momenti. Pirino che va a casa della fidanzata. L'altro, Del Grosso, che va a prendere la compagna e si rifugia in un residence. "Abbiamo litigato, mi ha detto 'è successo un casino', ho sparato in testa a una persona": dice la donna agli inquirenti. I due sono stati poi rintracciati. 

Hanno entrambi precedenti: Del Grosso per botte alla ex, Pirino per droga. L'auto con cui si sono dati alla fuga, una Smart di colore bianco, è stata posta sotto sequestro. L'arma utilizzata per colpire a morte Sacchi non è stata ancora trovata mentre in un campo alla periferia della Capitale è stato individuata la mazza da baseball con cui gli aggressori hanno colpito Anastasia. Nei loro confronti per ora vengono contestati, oltre al reato di concorso in omicidio, quelli di rapina aggravata e detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo.