Negozi aperti il 1° maggio: dai parrucchieri ai centri estetici

Tanti sindaci hanno firmato ordinanze per consentire di lavorare anche ad acconciatori e centri estetici. Stessa regola per i mercati

Parrucchieri aperti il 1° maggio

Parrucchieri aperti il 1° maggio

Roma, 1 maggio 2021 - Quello di oggi sarà un test. Il primo fine settimana di riapertura, con la maggioranza delle regioni in fascia gialla, e la Festa del lavoro, da sempre un simbolo, con le attività commerciali che rimanevano rigorosamente chiuse. Ma per la prima volta c’è da recuperare rispetto a un periodo che ha messo a dure prova la categoria. E chi può, cercherà di tenere aperto.

Colori regioni: nessun cambio in zona gialla. Sardegna arancione, Valle d'Aosta rossa

Zona gialla

Oggi sono in giallo Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Province autonome di Bolzano e di Trento, Umbria, Marche, Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania, Molise. Chiusi i centri commerciali, aperti farmacie, parafarmacie, lavanderie e tintorie, alimentari, fiorai, tabacchi, edicole e librerie.

Supermercati

Restano chiusi i punti vendita di Esselunga e le coop in tutta Italia. Per gli ipermercati valgono anche ordinanze locali. In Piemonte il TAR, accogliendo il ricorso presentato da Federdistribuzione, ha sospeso la decisione del governatore Alberto Cirio che prevedeva la chiusura per grandi market. I punti vendita quindi saranno aperti.  In Toscana supermercati, iper e centri commerciali sono chiusi nel pomeriggio, dopo le 13.

Parrucchieri, centri estetici e mercati

Per oggi - tra le inevitabili polemiche - in zona gialla molti sindaci hanno firmato ordinanze che consentono l'apertura di parrucchieri e centri estetici. Ma per Antonio Stocchi di Cna, presidente nazionale del settore benessere (28mila acconciatori iscritti su 100mila), "la grandissima maggioranza dei parrucchieri rimarranno  chiusi. Chi  ha dipendenti, deve valutare se il rapporto costi-benefici giustifica l’apertura. Ho sentito invece che resteranno aperti i piccoli, quelli che  non riescono a sopperire alle richieste della clientela. O quelli che devono rispondere a occasioni speciali. La nostra categoria fino a 40 anni fa ha fatto battaglie unitarie per tenere chiuso nei festivi. Ma oggi la crisi è devastante, non c'è il boom registrato a maggio dell'anno scorso, dopo il lockdown.  In questo momento il lavoro è sacro". Sempre sulla base delle ordinanze di tanti sindaci, potranno rimanere aperti anche i mercati.

Zona arancione

In zona arancione  restano Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e  Valle D'Aosta. I negozi sono aperti.

Zona rossa

In questa fascia oggi c'è soltanto la Sardegna. I negozi sono chiusi. Le eccezioni e le aperture sono disciplinate dall'allegato 23, una lunga lista di attività considerate essenziali, dai generi alimentari alle edicole alle farmacie.

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