Covid, e le multe agli over 50 che non si vaccinarono? Rischio colpo di spugna

Dovevano sborsare 100 euro, ma il nuovo governo a trazione FdI potrebbe bloccare le riscossioni. I leader della protesta: "Nessuno di noi pagherà un centesimo"

È in arrivo una pioggia di multe da 100 euro per gli ultracinquantenni che hanno scelto di non vaccinarsi contro il Covid ed erano invece obbligati a farlo. O forse no. Avvalendosi dell’Agenzia entrate riscossione, il ministero della Salute, tra aprile e agosto, ha spedito le "comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio", le cosiddette Caps, a circa 2 milioni di persone, e altre 500mila sono pronte a partire. L’arrivo delle cartelle è previsto entro fine novembre, ma il nuovo governo potrebbe fare tabula rasa delle sanzioni.

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Una protesta No vax (Ansa)
Una protesta No vax (Ansa)

Tra i destinatari del procedimento sanzionatorio, oltre agli over 50 – cittadini italiani residenti o cittadini di altri Stati europei residenti nel nostro territorio, oppure stranieri in possesso di permesso di soggiorno –, figurano anche, senza limiti d’età, i medici, gli operatori sanitari, il personale della scuola, dell’Università, della polizia locale e del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, che non hanno effettuato, o completato con i richiami nel rispetto dei termini di validità delle certificazioni verdi, le vaccinazioni obbligatorie entro lo scorso 15 giugno. Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, al netto delle verifiche effettuate, il 30% dei destinatari delle Caps ha avuto una rettifica nei dati e quindi l’interruzione del procedimento. Dopo aver ricevuto la comunicazione, i destinatari avevano, infatti, a disposizione 10 giorni di tempo per trasmettere all’Asl competente per territorio l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale, o altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità, e darne notizia all’Agente della riscossione. Complessivamente i No vax sanzionabili – e che, come prevede la norma, entro 270 giorni dalla trasmissione del primo avviso riceveranno la multa – sono, ad oggi, circa 1 milione e 900mila ma, sull’onda della sbandierata avversione verso il Green pass e dell’annuncio di misure quali la ‘tregua fiscale’ e il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni potrebbe cancellare le sanzioni. E, nel mondo No vax, in molti se lo aspettano.

"Visto che ora al governo c’é Fratelli d’Italia, che ha valutato come irresponsabili l’obbligo vaccinale e il Green pass, li tolga come prima azione. Le multe, – ha commentato Marco Liccione, leader No vax di Torino – se mai dovessero arrivare, non le pagherà nessuno, significherebbe accettare la forma di ricatto". "Le multe – ha sottolineato Stefano Puzzer, il leader delle proteste No vax e No Green pass al porto di Trieste – non le pagherà nessuno, bisognerà fare una class action tutti insieme e non pagare assolutamente, perché questa non è una multa ma una tangente".

Multe o non multe, sta di fatto che la pandemia torna a rialzare la testa. Incidenza dei casi, indice di trasmissibilità Rt e ricoveri ospedalieri: i tre parametri segnano questa settimana un nuovo balzo, mentre salgono da 4 a 6 le Regioni dove l’occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid ha superato la soglia di allerta del 15%, secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. L’Rt ha raggiunto il valore di 1,30 rispetto all’1,18 di sette giorni fa, mentre l’incidenza raggiunge quota 504 per 100mila abitanti rispetto a 441.