Morta dopo l’arresto, la famiglia di Mahsa denuncia la polizia

Migration

I genitori di Mahsa Amini (foto), la 22enne iraniana morta la scorsa settimana in una caserma ella polizia morale, dove era stata portata con l’accusa di indossare male il velo, hanno denunciato i responsabili dell’arresto della figlia. Il team di difesa della famiglia ha dichiarato di aver chiesto alle autorità un’indagine dettagliata sulle modalità dell’arresto e sul processo di trasferimento della giovane in ospedale, fornendo tutte le prove documentali necessarie a chiarire l’accaduto. "La polizia morale deve essere disponibile e dobbiamo avere il diritto di accedere in modo permanente ai suoi archivi", ha dichiarato la famiglia di Amini, alla quale le autorità giudiziarie hanno promesso che il caso "sarà gestito con attenzione". Intanto le proteste nel Paese islamico non si placano: martedì, prima di un’amichevole premondiale in Austria contro il Senegal, i giocatori della nazionale si sono coperti la maglia con un giubbotto nero durante l’inno. Il gesto non è stato da loro spiegato, ma viene interpretato dagli osservatori come un sostegno alle proteste.

Leggi anche: Mahsa Amini, i medici iraniani: morta di malattia. E Sarina Ismailzadeh "si è suicidata"