Mahsa Amini, i medici iraniani: morta di malattia. E Sarina Ismailzadeh "si è suicidata"

La 22enne era deceduta dopo l'arresto eseguito dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo. Il procuratore sulla 16enne: non c'entrano le percosse

Teheran, 7 ottobre 2022 - Mahsa Amini è morta per malattia, non è stata uccisa dalle percosse. Lo sostiene il referto medico diffuso dall'organizzazione forense iraniana, seguito all’autopsia effettuata a Teheran sul corpo della giovane curda arrestata perché non indossava correttamente il velo. E si sarebbe suicidata Sarina Ismailzadeh, la 16enne iraniana deceduta nella provincia di Alborz lo scorso 23 settembre, per Amnesty International uccisa invece dalle percosse delle forze di sicurezza. Lo ha affermato il procuratore di Alborz, Hossein Fazeli Harikandi, citato da Mizan Online, il sito web dell’Autorità giudiziaria della Repubblica Islamica.

Come è morta Mahsa Amini

La 22enne Mahsa Amini è morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto. Mahsa era entrata in coma mentre era sotto custodia degli agenti. Secondo i medici iraniani la sua morte è legata a una malattia al cervello e non è stata causata da percosse.

"Intervento chirurgico al cervello a 8 anni"

Il rapporto esposto dalla televisione di Stato sostiene che “la morte di Mahsa Amini non è stata causata da colpi alla testa e agli organi vitali”, ma è stata correlata a “un intervento chirurgico per un tumore al cervello all’età di 8 anni”. Il decesso di Amini, che era stata arrestata perché non indossava correttamente il velo, ha causato in tutto l’Iran una forte ondata di proteste la cui repressione ha provocato decine di morti.

Alì Khamenei aveva detto che i giovani che hanno preso parte alle manifestazioni "devono essere puniti per rendersi consapevoli dei fatti" e accusato gli Usa e Israele di avere pianificato le dimostrazioni, che sono state violentemente represse dalle forze dell’ordine. 

Proteste in tutto il mondo

Manifestazioni in tutto il mondo per sostenere le proteste in corso da settimane in Iran, dopo la morte della 22enne. Le manifestazioni hanno invaso città in tutto il pianeta, tra cui Roma, Milano, Venezia e Bologna in Italia, da Tokyo a Parigi e Londra, dove la folla si è riversata in Trafalgar Square.

"Sarina Ismailzadeh si è suicidata"

Per la morte di Sarina Ismailzadeh Amnesty International e altre organizzazioni accusano la polizia di averle provocato la morte con "colpi di manganello alla testa"; secondo quanto dichiarato dal procuratore di Alborz, Hossein Fazli Harikandi, citato dalla Mizan online, invece, la ragazza si sarebbe lanciata dalla finestra di un edificio non lontano dalla casa della nonna, situata nel quartiere Azimieh, poco prima della mezzanotte del 24 settembre. In un video pubblicato su Mizan, si vede la madre di Sarina Ismailzadeh che afferma che sua figlia "non ha niente a che fare" con le manifestazioni di protesta. La giustizia della Repubblica islamica due giorni fa ha negato anche qualsiasi legame fra la morte di un’altra adolescente, Nika Shakarami, e le proteste. 

Il giuramento delle forze armate

Intanto i comandanti delle forze armate e i vertici della polizia in Iran hanno rinnovato la propria fedeltà alla Guida suprema Ali Khamenei attraverso una dichiarazione congiunta. "Sotto la tua guida e fino all’ultima goccia del nostro sangue e fino al nostro ultimo respiro, distruggeremo i maligni complotti orditi dai nemici giurati della Rivoluzione islamica", si legge nel comunicato, come riporta Irna.

Mahsa Amini, morta a 22 anni dopo essere stata arrestata dalla polizia morale
Mahsa Amini, morta a 22 anni dopo essere stata arrestata dalla polizia morale