Maturità 2022, cambia il punteggio: le ultime novità sull'esame di Stato

Resta la seconda prova, diversa per ogni istituto. Percorso scolastico e prove avranno pari punti

Esame di Maturità 2022

Esame di Maturità 2022

Roma, 10 febbraio 2022 - Cambia ancora l'esame di Maturità ma solo nel punteggio. Il Ministero dell'Istruzione va (parzialmente) incontro agli studenti: restano i due scritti insieme all'orale, sarà però diverso il peso specifico attribuito alle prove d'esame rispetto al percorso scolastico. 

Il nuovo puteggio 

Nella prima versione dell'Ordinanza per la Maturità 2022 si parlava di 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d'esame (20 per ciascuno scritto, 40 per l'orale). Nella nuova versione, vengono attribuiti 50 punti per il triennio e 50 per le prove (15 per ciascuno scritto e 20 per l'orale). Lo fanno sapere font parlamentari.

La decisione arriva dopo l'incontro del Ministro di martedì con le Consulte studentestesche. Nei giorni scorsi migliaia di studenti in tutta Italia sono scesi in piazza per chiedere "un'altra Maturità", senza secondo scritto e con una tesina da discutere oralmente, lamentando "tre anni scolastici discontinui, fatti di quarantene, dad, didattica mista". Contro la seconda prova si era pronunciato anche il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione. Il ministro Patrizio Bianchi non ha fatto retromarcia: incontrando gli studenti ha però ceduto al compromesso di rivedere il sistema dei punti. La richiesta era arrivata proprio dalle Consulte: "L'ipotesi di dare più peso al percorso del triennio che all'esame in sé? Ci sto ragionando su", diceva ieri Bianchi. 

La seconda prova scritta 

Il secondo scritto dunque ci sarà e sarà preparato dal singolo istituto: i docenti titolari della disciplina oggetto del secondo scritto che fanno parte delle commissioni d'esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno della prova sarà estratta  a sorte una delle tre tracce. 

Il ritorno degli scritti (sia alla Maturità che all'esame di terza media) viene invece salutato positivamente dai docenti. Lo rivela l'ultimo sondaggio della Tecnica della Scuola. Su un campione di oltre 1500 insegnanti si è detto favorevole alle prove scritte oltre il 63 %, quasi due su tre; solo il 36,3% preferirebbe una prova d'esame più semplificata, magari analoga all'elaborato unico degli ultimi due anni scolastici.

Notizia in aggiornamento