"Provate tutti voi, furbetti di ogni specie, a immaginare cosa si prova a guardare la morte in faccia, anche per un solo secondo, se ne siete capaci, e poi diteci cosa si prova". È il passaggio più duro della lettera aperta che Claudia Baiocco, portavoce del sindaco di Civitanova e malata oncologica, ha scritto "ai furbetti del Green pass" dell’inchiesta di Ancona che, "facendo finta di essersi inoculati il vaccino, hanno mostrato egoismo e totale mancanza di senso civico, una cosa che mi ha prima indignata e poi demoralizzata". Marco Melandri choc: "Ho preso il Covid apposta, per avere il green pass" "Un narcisismo e un egoismo esasperati – scrive – privi di pietà, quella ‘pietas’ di cui parlava già Virglio nell’Eneide vent’anni anni prima della nascita di Cristo, priva di umanità e che ci fa essere di gran lunga inferiori agli animali che, invece, sono dotati di senso del branco e che non dimenticano gli ultimi". "La mia non è una battaglia No vax o Sì vax, è stato un appello che speravo toccasse le coscienze: ognuno di noi può imbattersi in una malattia grave col rischio di fare fatica a trovare posto in ospedale. Per questo leggere di Green pass comprati per poche decine di euro, per andare a cena o al cinema fregandosene della salute degli altri, mi ha fatto male: sono degli egoisti". Dopo la lettera, la Baiocco, 53 anni, ha ricevuto decine di manifestazioni di affetto. Qual è stata la prima sensazione quando ha letto dell’inchiesta? "Indignazione, perché ci sono persone che non possono accedere al vaccino e lo vorrebbero, mentre noi che ci riteniamo una società evoluta ci permettiamo di buttare via le dosi. La pandemia ci ha peggiorati". Nella lettera ha parlato della sua malattia, sottolineando le difficoltà di chi ha patologie gravi ...
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