Per approfondire:
Professore Massimo Clementi, ora l’Italia guarda alla Gran Bretagna per leggere il proprio futuro. Si può dire che gli inglesi ci abbiano superato nell’esperienza Covid, nonostante noi siamo stati i primi colpiti in Europa. Cosa sta succedendo a Londra? "Se questo trend al ribasso continua – ma servono altri 7-10 giorni per stabilirlo –, significa che la scelta di riaprire di Johnson, che aveva fatto gridare allo scandalo perché si prevedevano 1.300 morti al giorno, è stata vincente. E ci sono due motivi dietro tutto ciò", risponde l’ordinario di microbiologia e virologia al San Raffaele di Milano. Covid in Italia: il bollettino del 29 luglio Quali? "Il primo è legato alla grande campagna vaccinale, con la scommessa di spingere sull’acceleratore delle prime dosi, tralasciando i richiami, quando era in atto l’ondata della variante Alfa. Gli stretti contatti con l’India e le tante sole prime dosi hanno consentito alla variante Delta di diffondersi, ma continuando a vaccinare in modo aggressivo sono a un passo dal traguardo. Il secondo motivo è legato alla particolarità del ceppo ex indiano: è molto trasmissibile con cariche virali alte, ma infetta le prime vie aeree. Questo Covid non scende facilmente nell’albero bronchiale, dando sindromi di faringiti, sinusiti e riniti, ma non polmoniti. Le patologie sono meno impegnative". La variante Delta appare in ritirata e con una letalità molto bassa rispetto alla precedente ondata, questa volta senza l’ombra di un lockdown. È la vittoria della scienza e dei vaccini contro chi invoca da sempre continui lockdown e limitazioni alla vita? "Assolutamente sì". Il Paese guidato da Boris Johnson, col 90% di adulti con una dose, il 70% col ciclo vaccinale completo e chi è guarito dalla malattia, ha raggiunto l’immunità di gregge? "Sono a un passo dal raggiungerla". Dopo ci sarà una quinta ondata in Inghilterra? "No, ...
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