Il piano di Putin: attaccare la Moldavia

Lo zar vuole espandersi a Ovest, ma ha già perso 5mila soldati. La città di Kherson è caduta. In 24 ore 227 vittime dei raid

Un soldato ucraino, di appena 19 anni, ricoverato nell’ospedale di Leopoli (Ansa)

Un soldato ucraino, di appena 19 anni, ricoverato nell’ospedale di Leopoli (Ansa)

3 marzo 2022 - I missili e le bombe russe piovono sull’Ucraina. Che non molla. I bombardamenti colpiscono aree abitate e caserme, scuole e unità militari. Sul campo i russi, dopo giorni di combattimenti avrebbero conquistato la città meridionale di Kherson, assediano Mariupol ma non avanzano né su Kharkiv né su Kiev, dove anzi, attorno a Makariv, i soldati ucraini hanno recuperato posizioni.

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Bilancio pesante

Secondo l’Onu nelle ultime 24 ore di guerra in Ucraina sono rimasti uccisi 227 civili ucraini e altri 525 sono rimasti feriti. Una strage. Ieri Mosca ha però fornito un primo bilancio delle perdite tra i suoi soldati: 498 uccisi e 1.597 feriti. Sono cifre che oscurano giorni di propaganda sul successo dell’operazione militare, anche se per gli Usa sarebbero quattro volte tanto e per Kiev circa cinquemila.

Riprendono le trattative

Dopo un tira e molla di smentite e conferme, che dà la misura del clima di sospetto e sfiducia, Russia e Ucraina tornano a trattare. L’incontro avverrà stamani nella splendida foresta vergine di Bialowieza, in Polonia, vicino alle frontiere di Ucraina e Bielorussia. Secondo l’agenzia russa Tass, che cita il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky, "nei colloqui verranno affrontate anche la questione del cessate il fuoco e della necessità di corridoi umanitari". Attorno al tavolo sono attesi gli stessi componenti delle due delegazioni, guidati da Medinsky da un lato e dal ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov dall’altro. Tanti i punti da affrontare, tra la Russia determinata a far valere i suoi progressi sul terreno e l’Ucraina che punta sul successo della sua resistenza, avvertendo che "non accetterà ultimatum". Per mettere pressione ai negoziati, dalla Bielorussia è filtrata la notizia che a Minsk è stata segnalata la presenza dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, spodestato dalle proteste popolari del 2014. Sarebbe lui l’uomo che Vladimir Putin vuole alla guida di Kiev, dopo il rovesciamento di Volodymyr Zelensky, obiettivo dichiarato sin dall’inizio dell’offensiva, ma improbabile a meno di disfatta totale del presidente Zelensky.

Transnistria nel mirino?

Putin potrebbe voler portare la guerra molto più a ovest di Kiev, invadendo la Transnistria, un’altra enclave filorussa in Moldavia, ufficialmente sotto il controllo di Chisinau ma di fatto indipendente fin dal 1990, e dove storicamente è già presente un contingente russo, l’Operational Group of Russian Forces (Ogrf), erede della 14° armata sovietica. Gli analisti lo sospettavano da settimane, ma a rivelarlo è stato un briefing del presidente bielorusso Viktor Lukashenko, che svelerebbe, le future mire militari di Mosca. Nelle riprese, diffuse dal servizio stampa dello stesso Lukashenko attraverso Telegram, si vede il presidente mostrare una mappa dell’Ucraina divisa in quattro settori per spiegare il ruolo svolto finora da Minsk nel conflitto. Una gaffe, perché quella dettagliata cartina mostrerebbe truppe russe che si muovono verso la Moldavia, attraverso il porto di Odessa.

Condanna dell’onu

L’Assemblea generale delle Nazioni unite ha approvato la risoluzione che chiede alla Russia di fermare la guerra in Ucraina e di ritirare immediatamente tutte le truppe. La mozione è stata approvata da 141 dei 193 Stati membri mentre gli astenuti sono stati 35 e i voti contrari 5: oltre alla Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea. La risoluzione afferma che l’Onu "deplora con la massima fermezza l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina" e chiede che la Russia "cessi immediatamente l’uso della forza contro l’Ucraina e ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari". tra gli astenuti India e Cina, con Cuba, Iran, Iraq e Kazakistan.