Koulibaly e i cori razzisti, Icardi e l'Inter stanno col difensore del Napoli

Il difensore del Napoli: "Orgoglioso del colore della mia pelle". L'Inter: chi discrimina non sta con noi. Procura Figc: "La gara andava sospesa". Il sindaco Sala si scusa a nome di Milano. Ancelotti: "La prossima volta ci fermiamo". De Magistris: "Ormai è razzismo di Stato"

L'applauso di Koulibaly (Ansa)

L'applauso di Koulibaly (Ansa)

Milano, 27 dicembre 2018 - Pesanti strascichi dopo la partita Inter-Napoli, valida per la 18esima giornata di serie A. Oltre al tifoso interista morto negli scontri prima della gara, scoppia il caso per i cori razzisti rivolti a Kalidou Koulibaly. Il giocatore del Napoli, bersagliato ieri sera a San Siro da numerosi "buu" a sfondo razziale, commenta su Twitter: "Orgoglioso del colore della mia pelle". E intanto, mentre il sindaco Beppe Sala si scusa a nome della città di Milano, la procura Figc tuona: "La gara andava sospesa". "Quale sospensione? Ormai è razzismo di Stato", commenta invece il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Per il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Spettava all'arbitro decidere sulla sospensione". Con il difensore partenopeo si schiera il collega Mauro Icardi, giocatore simbolo dell'Inter: "Deluso da quanto successo ieri, basta razzismo". 

KOULIBALY SQUALIFICATO - A prescindere dai cori razzisti, per quanto riguarda il calcio giocato, il giudice sportivo ha deciso di infliggere due turni di squalifica a Koulibaly perché era in diffida quando è stato ammonito "per comportamento scorretto" nei confronti del nerazzurro Politano e per "avere rivolto all'arbitro un ironico applauso".

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FEDERCALCIO - Furibondo il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. "Adesso basta, quanto accaduto negli ultimi giorni non è più tollerabile", dichiara in una nota a proposito dei cori razzisti a Koulibaly e degli incidenti nel prepartita. "Non tolleriamo che tali comportamenti rovinino il calcio", aggiunge, annunciando la proposta di norme che "rendano più facile". lo stop alle partite in caso di cori razzisti. Al prossimo consiglio federale, "dopo aver fatto preventivamente un'opportuna valutazione col ministero dell'Interno, è mia intenzione proporre di cambiare le norme circa la sospensione di una gara per renderle di ancora più facile applicazione". Quanto alla giustizia sportiva, "mi aspetto massima severità nell'applicazione dei regolamenti federali". Gravina ha poi annunciato che non è previsto nessuno stop al campionato. "Sabato si gioca", ha confermato. 

PROCURA FIGC: "GARA ANDAVA SOSPESA" - "Per me Inter-Napoli ieri andava sospesa per i cori razzisti verso Koulibaly, e infatti gli uomini della Procura hanno segnalato ai funzionari dell'ordine pubblico e al quarto uomo che la squadra partenopea chiedeva lo stop", spiega Giuseppe Pecoraro su quanto avvenuto al Meazza. "La decisione - ribadisce - non spetta a noi ma all'ordine pubblico d'intesa con l'arbitro. Per quel che ci riguarda, è in corso la comunicazione dell'accaduto al giudice sportivo".  

ANCELOTTI: "LA PROSSIMA VOLTA CI FERMIAMO" - La polemica in realtà si era già accesa subito dopo il triplice fischio dell'arbitro. "Abbiamo chiesto alla Procura federale tre volte la sospensione e tre volte hanno fatto gli annunci. Koulibaly era nervoso, lo stato d'animo in quel momento non era dei migliori. Ci sono stati ululati tutta la gara, abbiamo chiesto di sospendere tre volte la gara che comunque è andata avanti", aveva detto il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky. "La soluzione a questo problema? Penso che la gara si possa interrompere, bisogna decidere quando, se al primo, al secondo richiamo, altrimenti la prossima volta ci fermiamo noi. Ci daranno la gara persa, pazienza", ha ribadito. 

INTER - Nessuno sconto da parte dell'Inter ai tifosi che discriminano. In una nota ufficiale diffusa sul proprio sito, il club "ribadisce che dal 9 marzo del 1908 Inter significa integrazione, accoglienza e futuro. La storia di Milano è fatta di questo, di inclusione e di rispetto. Assieme alla nostra città noi lottiamo da sempre per un futuro senza discriminazioni. Ci impegniamo nel territorio facendoci portavoce di questi valori che sono da sempre un vanto per il nostro Club".

L'Inter - si legge ancora nel comunicato - "eèpresente in 29 paesi del mondo, dalla Cambogia alla Colombia, dove oltre diecimila bambini sono coinvolti nel progetto Inter Campus, che ha l'obiettivo di restituire loro il diritto al gioco in contesti delicati, attività la cui importanza è stata riconosciuta anche dall'Onu. Da quando una notte di 110 anni fa i nostri fondatori hanno messo la firma su quello che sarebbe stato il nostro percorso, noi abbiamo detto no ad ogni forma di discriminazione". Per questo, "ci sentiamo in dovere oggi, una volta di più, di affermare che chi non dovesse comprendere e accettare la nostra storia, questa storia, non è uno di noi".

ICARDI -  Anche Mauro Icardi si schiera dalla parte di Koulibaly. L'attaccante e capitano dell'Inter ha inviato un messaggio di solidarietà al difensore del Napoli, dichiarandosi deluso per quanto accaduto. «Sono deluso da quello che è successo ieri a San Siro. "Diciamo basta al razzismo e alla discriminazione", ha scritto Icardi su Instagram sotto ad una foto con lo stesso Koulibaly. 

KOULIBALY: "OROGLIOSO DEL COLORE DELLA MIA PELLE" - Koulibaly invece affida il suo commento a Twitter: "Mi dispiace la sconfitta e soprattutto per aver lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle, di essere francese, di essere senegalese, napoletano: uomo". 

SALA: "SCUSE A NOME DI MILANO" - "Quei buu a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici - dice su Facebook il sindaco di Milano, Giuseppe Sala -. Chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo". Se qualcosa di simile risuccederà, il sindaco, che propone all'Inter di dare la fascia da capitano a Asamoah nella prossima partita contro l'Empoli, annuncia che lascerà San Siro. 

 

DE MAGISTRIS: "RAZZISMO DI STATO" - Ancora più duro il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.  "Poteva mai essere sospesa la partita Inter-Napoli in un Paese che vive sempre più di razzismo di Stato e che vede nel Governo un ministro dell'interno che dovrebbe garantire la sicurezza negli stadi ma che cantava qualche anno fa cori razzisti contro i napoletani?", scrive su Twitter il primo cittadino partenopeo.

MERTENS - Toccante il messaggio di Dries Mertens, attaccante del Napoli, al compagno di squadra. "Sei tra le più belle persone che conosco, per favore non cambiare mai - ha scritto sul proprio profilo Twitter il fuoriclasse belga - Non reagire a questa m...Restiamo uniti! #notoracism". 

RONALDO: "NO AL RAZZISMO" - "Nel mondo e nel calcio ci vorrebbero sempre educazione e rispetto. No al razzismo ed a qualunque offesa e discriminazione", scrive su Instagram il campione juventino Cristiano Ronaldo

BOATENG: "SIAMO TUTTI KOULIBALY" - "Io sono, tu sei, noi siamo tutti Koulibaly". È quanto scrive su Instagram l'attuale calciatore del Sassuolo Kevin Prince Boateng

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I am,you are, we are all @kkoulibaly26 #notoracism #enoughisenough

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