Scuola in alto mare sul Green pass. Esami di recupero, privacy, controlli

Pass obbligatorio da settembre ma chi verifica? Come individuare i docenti no vax? E i supplenti? La campanella suonerà tra i paradossi

Dal primo settembre per entrare nelle scuole italiane il personale dovrà mostrare il Green

Dal primo settembre per entrare nelle scuole italiane il personale dovrà mostrare il Green

Il governo ponendo l’obbligo di Green pass per il personale scolastico credeva di aver risolto (quasi) tutti i problemi della scuola in era Covid. Ma in realtà introdurre la certificazione verde negli istituti apre una serie di risvolti che attualmente non hanno una soluzione. Ecco i paradossi che il mondo dell’Istruzione deve affrontare a pochi giorni (in Alto Adige si parte il 6 settembre) dall’avvio dell’anno scolastico. In sede di conversione di Green pass il ministero, con gli enti e le associazioni di categoria, è chiamato a trovare non poche soluzioni-toppa.

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Esami di riparazione

In alcune scuole italiane gli esami di riparazione sono già partiti, come da calendario. Senza chiedere alcun Green pass, come da direttiva nazionale. Le verifiche partiranno dal primo settembre: i professori e gli operatori che non potranno esibire né vaccino, né test negativo e né guarigione non potranno entrare nell’istituto. E se gli esami sono a cavallo dei mesi e un diversi prof non sono muniti di Green pass?

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La privacy

Come ha spiegato il Garante della privacy, Pasquale Stanzione, "ai dirigenti scolastici non è consentita la verifica diretta delle scelte vaccinali e della condizione sanitaria del personale scolastico e devono limitarsi a verificare il possesso del Green Pass". Ma perché, allora, non utilizzare – come per la legge 104, i vaccini obbligatori degli studenti... – un database degli iscritti alle Asl per verificare la situazione vaccinale di ognuno e attivarsi per la regolarizzazione? Fonti del ministero rivelano che questa probabilmente sarà la via scelta, entro questa settimana.

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Chi e come fa i controlli all'entrata

Il momento delle verifiche mattutine del Green pass terrorizza i presidi. Non è solo la durata del processo (c’è chi parla di un’ora e mezza in più ogni giorno) e decidere chi sarà l’addetto a tale compito, ma anche la responsabilità che per il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è "solo del dirigente". Per non parlare degli strumenti tecnici: servono migliaia di tablet o smartphone per fornire le scuole. Questi mezzi tecnologici vanno comprati e distribuiti. Ci sono i soldi o ogni persona incaricata di fare il ’controllore’ scaricherà l’App nel proprio telefono e farà in proprio? Il ministero e il Garante per la privacy sono al lavoro per risolvere questo nodo e facilitare l’iter.

"Tutti i dettagli irrisolti andavano stabiliti nel decreto del 6 agosto – spiega Lamberto Montanari, vice presidente Anp –. Voglio vedere come noi presidi gestiremo nelle 42mila scuole italiane l’attivazione di controlli a tutte le ore, tutti i giorni. C’è carenza di personale: quegli istituti composti da 11 plessi – per esempio – cosa inventano? Come sempre, per la scuola si pensa tutto all’ultimo secondo".

Sospensione e sostituzione dei docenti

Quando un prof non è munito di Green pass e viene subito sospeso, da chi viene sostituito? E se i docenti in un giorno sono più di uno? E la sostituzione quando arriva: dopo 5 giorni dalla sospensione o subito? E la modalità della sospensione qual è: arriva un sms, una mail, bisogna aspettare una lettera raccomandata dal Provveditorato oppure scatta in automatico dal momento che il Green pass non è valido? Prof e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni "è assenza ingiustificata" e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro "è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento".

Vaccini e tamponi

Tra il personale scolastico (attualmente sono 186mila i docenti italiani non vaccinati: il 12,8%), chi non è vaccinato e non ha l’esenzione per gravi patologie deve sottoporsi a tampone ogni 48 ore. La Uil Scuola chiede test gratis a tutto il personale, mentre il ministro ha detto ’ok’ solamente per i docenti "fragili" esentati dal vaccino con certificato medico.