Covid scuola, presidi: "In Dad una classe su due". Bianchi: "I dati li diamo noi"

Il presidente Anp Giannelli: "Catastrofe evitata grazie all'impegno dei dirigenti". Il ministro non ci sta: "Comunicheremo noi le statistiche ufficali quanto prima. Sulle quarantene stiamo lavorando"

Protesta contro la Dad (Ansa)

Protesta contro la Dad (Ansa)

Roma, 18 gennaio 2022 - Una classe su due in dad. E' il dato comunicato oggi dal presidente dell'Associazione nazionale Presidi Antonello Giannelli. Solo una stima per il momento, ha detto Giannelli a Radio 24: "Aspettiamo ora la pubblicazione di dati ufficiali". Per Giannelli "la ripresa della scuola c'è stata e il sistema ha tenuto: questo sta avvenendo grazie all'impegno dei presidi e dei docenti e di tutto il personale". Catastrofe evitata, dice, ma "c'è un enorme difficoltà gestionale. I presidi si stanno occupando solo della gestione sanitaria, non di tutto il resto". Per essere chiari, quello appena passato è stato "l'ennesimo fine settimana che ha visto molti colleghi impegnati, senza soluzione di continuità, nel processare le richieste di tracciamento, nel predisporre le comunicazioni per le famiglie e per gli studenti, nel definire le disposizioni per il personale". Quello che secondo i presidi, dovrebbe fare la Asl che è "clamorosamente latitante". 

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I presidi si dicono complessivamente soddisfatti: "Lo saremmo ancora di più se fossero stati resi noi i dati del recente monitoraggio ministeriale riguardante i contagi e le quarantene di alunni e personale relativi al periodo dal 20 dicembre all'8 gennaio". Ora chiedono "la pubblicazione delle statistiche desumibili dalla nuova rilevazione in scadenza domani 18 gennaio''.

Il ministro Bianchi: "I dati li diamo noi"

La fuga in avanti di Giannelli non piace al ministro dell'Istruzione: "Ancora una volta il presidente dell'Associazione nazionale dei presidi dà dei dati - s'inalbera Patrizio Bianchi - Noi abbiamo i dati, li stiamo elaborando, li daremo quanto prima e saranno i dati ufficiali. Grandissimo rispetto per tutti coloro che fanno delle stime, però i dati li diamo noi e li daremo quanto prima".

Verso nuove regole

Il pianeta scuola potrebbe andare incontro a nuovi cambiamenti sulle regole in caso di contagio Covid. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ieri ha indicato la strada. "Credo che si debba considerare la didattica a distanza per chi non si vuole vaccinare. Di fronte a una platea così ampia di vaccinati credo la scuola aperta debba essere garantita a prescindere, è un segnale importante verso la cittadinanza". Oggi il ministro Bianchi conferma che il governo è a lavoro sulla semplificazione delle regole per le quarantene: "Stiamo ascoltando davvero tutti e stiamo trovando il modo per permettere a tutti di gestire una situazione che però come vediamo è gestibile e sotto controllo, quindi con grande serenità d'animo come sempre lavoriamo con tutti, ma soprattutto per tutti i nostri bambini". 

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