Coronavirus Dpcm, le Regioni a Conte: ridurre i parametri, massimo 5

Governatori chiedono che indicatori siano al massimo 5. Necessario anche aggiornare le indicazioni sui tamponi rapidi e molecolari. Zaia: "Serve un 'tagliando' dei parametri"

Il governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, in Consiglio regionale (Ansa)

Il governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, in Consiglio regionale (Ansa)

Roma, 17 novembre 2020 - Roma, 17 novembre 2020 - Rivedere i 21 parametri che definiscono le misure restrittive utili al contenimento della pandemia da Covid-19 e aggiornare le indicazioni sui tamponi rapidi e molecolari. Sono queste la richieste approvate nella Conferenza delle Regioni che si è tenuta oggi. La proposta avanzata dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è stata approvata all'unanimità. La notizia è stata diffusa da un tweet di Riccardo Riccardi, vicepresidente del Friuli Venezia Giulia.

Il bollettino Covid del 17 novembre

Ci siano al massimo 5 indicatori, chiari e incontrovertibili: questo un ulteriore dettagli che filtra dal confronto con i governatori. I cinque indicatori sono: la percentuale di tamponi positivi escludendo tutte le attività di screening e re-testing degli stessi soggetti, un Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata Iss, il tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva per pazienti Covid e quello dei posti letto totali per pazienti-Covid oltre alla possibilità di garantire adeguate risorse per contact-tracing, isolamento e quarantena e il numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracing

L'obiettivo delle Regioni è arrivare a un confronto con il governo prima di venerdì, ovvero prima che l'Iss e il ministro della Salute, Roberto Speranza, possano far scivolare altre regioni nella zona rossa. Mentre i presidenti delle Regioni che sono già finite nelle zone ad alto rischio invocano criteri univoci per 'riprendere' il colore giallo o arancione. Dunque l'invito che arriva dai governatori è affinché ci sia un incontro con l'esecutivo, anche giovedì, che anticipi di fatto le possibili nuove decisioni. Altra richiesta sul tavolo è quella di prevedere in tempi brevi bonus baby sitter, congedi parentali, fondi attraverso il dl ristori a sostegno delle categorie che sono penalizzate dalle misure restrittive all'interno delle regioni, anche di quelle che autonomamente si sono date una stretta.

Dall'incontro di stamane in Conferenza emerge "in maniera unanime la richiesta che ci sia un confronto preventivo con il Governo sul tema dei parametri e delle modalità" fa sapere il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Si chiede di rafforzare il tema del confronto preventivo - aggiunge - e si ribadisce la necessità di stabilire una sorta di 'tagliando' per i parametri".

Speranza: "21 parametri e Rt determinano misure"

Sul fronte dei parametri, dopo la proposta di diminuzione delle Regioni, in serata arriva la frenata del ministro della Salute, Roberto Speranza che in una nota sottolinea: "Il dialogo con le regioni è sempre aperto. I 21 parametri indicano l'indice di rischio insieme all'Rt e determinano quali misure attuare sui territori"