Coronavirus, in Puglia arrivi non-stop dal nord. "Molti malati parenti di chi è rientrato"

Dal 29 febbraio al 18 marzo sono stati quasi 23mila i cittadini che hanno firmato l’autocertificazione

Controlli alla stazione di Milano il 9 marzo (Ansa)

Controlli alla stazione di Milano il 9 marzo (Ansa)

Bari, 20 marzo 2010 – I numeri: 907 autocertificazioni solo il 18 marzo, la data dell’ultimo aggiornamento. La statistica: molte persone ricoverate per Coronavirus  negli ospedali Puglia sono parenti di chi è rientrato da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, come ha spiegato il professor Gioacchino Angarano, dirigente del reparto di malattie infettive del Policlinico di Bari. Risultato: anche in Puglia i contagi si stanno moltiplicando.

Lo aveva previsto e lo aveva temuto il governatore Michele Emiliano, che una settimana fa aveva insistito proprio su quello nei molti messaggi postati in rete per denunciare un esodo massiccio dei pugliesi di ritorno. Metteva in guardia sul pericolo di un aggravamento dell’epidemia. Così è stato. I malati sono ormai 478. Ieri in regione si sono contati 3 nuovi morti.

Il presidente pugliese era stato tra le voci più allarmate, assieme ai colleghi di Sicilia e Sardegna, che hanno poi ottenuto un sostanziale blocco degli spostamenti. Invece i rientri in Puglia sembrano proseguire senza sosta e con tutti i mezzi. Dal 29 febbraio al 18 marzo sono stati quasi 23mila i cittadini che hanno firmato l’autocertificazione. Per tutti, scatta l’obbligo di quarantena, come ha più volte ricordato il governatore.

Ma anche così, con il divieto di uscire, il problema non si risolve perché resta il tema delicatissimo – che vale per tutta Italia – dei contatti in famiglia. Lo stesso capo della Protezione civile e commissario all'emergenza  Angelo Borrelli più di una volta ha ammesso di avere fissato regole di buon senso anche in casa sua.

Intanto si moltiplicano gli appelli. "Vi prego restate chiusi in casa", è il messaggio lanciato su Twitter dal professor Pierluigi Lopalco, epidemiologo capo della task force scientifica pugliese per affrontare l’emergenza coronavirus. Qualche giorno dopo la grande fuga dalla stazione di Milano - documentata dalle telecanmere - il ministro Paola De Micheli aveva firmato la sospensione dei treni notturni.

Una tregua dopo la polemica  con i governatori che insistevano sull'esodo dal nord, minimizzato invece  da Roma, e ridotto allo spostamento di qualche centinaia di persone, certificato dai numeri  formiti dalle aziende di trasporto. Invece Emiliano, rivolgendosi direttamente ai suoi concittadini di ritorno, li aveva messi in guardia: "Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare. Spero che abbiate le mascherine che teniate la distanza di un metro  l'uno dall'altro in treno".