Roma, 20 marzo 2020 - In Italia sono 627 i nuovi deceduti con il Coronavirus. Lo fa sapere il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel bollettino quotidiano. Borrelli sottolinea la preposizione 'con'. Sarà infatti l'Iss (Istituto Superiore di Sanità) ad accertare le cause della morte. Si tratta in ogni caso del dato più alto dall'inizio dell'epidemia. La maggioranza dei decessi sono in Lombardia, dove oggi si contano 381 vittime in più di ieri. In Italia i malati ad oggi sono 37.860 (+ 4.670) 5.129 le persone guarite, 4.032 i deceduti, 47.021 i casi totali, con un'impennata in un giorno di 5.986 nuovi casi (sotto i dati aggiornati per regione e per provincia).
Picco contagi potrebbe slittare
Il picco dei contagi potrebbe slittare. Borrelli: "Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti: si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c'è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati: il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l'epidemia".
Sulla durata dei decreti anti contagio è vago Roberto Bernabei, specialista in geratria del Comitato tecnico scientifico, in conferenza stampa con la Protezione civile: "La fine delle misure di contenimento del coronavirus estesa fino all'estate? Non lo so, tutto è possibile, ancora non lo sappiamo".
Borrelli rassicura sui posti letto in ospedale: "Non abbiamo avuto problemi di ricoveri. Chi sta a casa o è asintomatico o ha sintomi lievi per cui non necessita di ricovero ospedaliero. Questo lo voglio chiarire".
Dati per regione per regione
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 15.420 in Lombardia, 5.089 in Emilia-Romagna, 3.677 in Veneto, 3.244 in Piemonte, 1.844 nelle Marche, 1.713 in Toscana, 1.001 in Liguria, 912 nel Lazio, 702 in Campania, 555 in Friuli Venezia Giulia, 600 nella Provincia autonoma di Trento, 530 nella Provincia autonoma di Bolzano, 551 in Puglia, 379 in Sicilia, 422 in Abruzzo, 384 in Umbria, 257 in Valle d`Aosta, 288 in Sardegna, 201 in Calabria, 39 in Molise e 52 in Basilicata.
La Valle d' Aosta ha superato la Lombardia per l'incidenza rispetto alla popolazione del numero di malati di coronavirus Covid-19.
Dati provincia per provincia
Nuove regole anticontagio
Intanto il governo vara nuove norme anticontagio: stop alle attività ludiche all'aperto, chiusi parchi e giardini pubblici, sì allo sport ma in solitudine e solo in prossimità del domicilio. Nell'ordinanza, firmata dal ministro della Salute - in vigore dal 21 al 25 marzo, quando scade il dpcm che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi - sono banditi anche gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e gli spostamenti verso le seconde case nei festivi e prefestivi. Si estendono dunque le restrizioni già prese a macchia d'olio nelle ultime ore dalle varie Regioni, a partire da Emilia Romagna, Marche e Val d'Aosta.
Fonti di Palazzo Chigi precisano invece che in Italia "i supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana". Ma in Veneto Zaia chiude i negozi la domenica (restano aperte solo farmacie ed edicole).
Il presidente della Lombardia Fontanta in un colloquio con Conte ha chiesto al governo l'utilizzo dell'esercito. "Se il governo dirà no alle richieste di misure più stringenti, faremo da soli", sottolineava oggi il governatore (il viceministro all'Economia Antonio Misiani gli dice: "Potete già farlo"). Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, chiede di chiudere tutto, fabbiche comprese, salvando le filiere strategiche: alimentare, sanità, energia. Dalla regione più colpita dal virus si pensa all'ipotesi di fermare anche il trasporto pubblico e tutte le attività commerciali tranne quelle alimentari. "Gli spostamenti per lavoro probabilmente sono ancora sono troppi". Il sindaco di Firenze Dario Nardella: "Troppa gente in giro, useremo le celle telefoniche". Roma vieta l'accesso alle spiagge del litorale.
I dati della Lombardia: chiudere trasporto pubblico
In Lombardia, "i pazienti positivi sono 22264, +2380 rispetto a ieri, i ricoverati sono 7735, con un aumento di 348, a cui vanno aggiunti 1050 persone ricoverate in terapia intensiva, 44 in più, mentre i decessi sono 2549, 381 in più". A Bergamo, epicentro dell'epidemia, è deceduto un carabiniere di 47 anni.
Roma, controlli su tutte le auto
Sul fronte dei controlli Roma stringe e dispone la verifica di tutti i veicoli con posti di blocco e non più solo con i normali controlli a campione effettuati fino ad oggi. E rigorosi controlli anche per chi va a piedi. "Misura necessaria - ha detto la sindaca Virginia Raggi - per il timore delle gite nel weekend". Chiuse le spiagge di Torvaianica.
Più di 9.600 denunce
La richiesta dei governatori di misure ancora più restrittive è dovuta al fatto che troppa gente continua a stare in giro. Il Viminale ha sottolineato che ieri sono stati effettuati 200mila controlli (100mila a negozi). Sono state fatte 9.600 denunce (9.193 a carico di persone) che non hanno rispettato le limitazioni.
Puglia, ancora arrivi dal Nord
Veneto
Il Veneto supera 4.000 contagiati, arrivando a quota 4.031, con un balzo di 280 nuovi casi rispetto al pomeriggio di ieri. Il "rischio di un ritorno dell'epidemia di Covid-19, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi come è successo per il comune di Vò Euganeo (un nuovo caso ndr), esiste, ed è alto", afferma Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all'Università di Pisa. "Che ci sia un nuovo caso a Vò può rientrare nella fisiologia, ma Vò resta la realtà più pulita del Veneto", dice il presidente Zaia, che aggiunge: "Siamo in emergenza totale rispetto agli approvvigionamenti, dalle visiere, alle mascherine, ai ventilatori e anche ai farmaci".
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Spallanzani: 211 ricoverati
Notizie poco rassicuranti arrivano anche dal bollettino dello Spallanzani, dove sono 211 i pazienti Covid 19 positivi, tra loro 19 pazienti hanno bisogno del supporto respiratorio. Lo Spallanzani ha spiegato che in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici. I pazienti dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del nuovo coronavirus sono 324. Mentre sono 51 i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, compresa la Città militare della Cecchignola.
Medici e infermieri, contagiato il 10% del personale
Sale intanto a 3.359 il numero degli operatori sanitari contagiati. Un numero che rappresenta - dice la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) - il 10% del totale. E si l'elenco dei medici deceduti sul Portale Fnomceo: Francesco Foltrani, medico di Medicina Generale di Macerata, Andrea Carli, medico di Codogno in pensione deceduto la notte scorsa in India dove era andato in viaggio.