Coronavirus Italia, Brusaferro: "In Lombardia 1.822 morti nelle Rsa"

Altre due vittime tra i medici, il totale sale a 107. Pozzallo: positivo un migrante di 15 anni. Multe-choc a Bari e Trieste. Altri 10mila hanno violato i divieti anti-contagio

Medici e infermieri che si preparano all'ospedale di Rozzano

Medici e infermieri che si preparano all'ospedale di Rozzano

Roma, 10 aprile 2020 – La situazione dei contagi da coronavirus sta migliorando, ma non è il momento di abbassare la guardia. Il monito arriva da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità. “La curva ci mostra una chiara situazione di decrescita – ha detto nella consueta conferenza stampa quotidiana –. Le misure intraprese sono importanti, ma non illudiamoci che la situazione sia risolta". Brusaffero ha poi parlato dei dati aggiornati della Regione Lombardia che confermano il "trend positivo" sull'andamento dell'epedimia. Spicca però il dato sulle morti nelle Rsa per anziani: "sono 1822 i decessi nelle Rsa della Regione". Dai numeri del n.1 dell'Iss, arriva anche la conferma che l'età media dei decessi per Covid-19 si attesta a "circa 80 anni, sono in maggioranza uomini e con più patologie", nel 63% dei casi addiriturra con almeno tre patologie pregresse.

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Medici morti

Si aggiungono altri due medici all’elenco degli operatori sanitari morti per combattere il coronavirus. Le nuove vittime sono il ginecologo Edoardo Valli, di Roma, e il medico di famiglia Nabil Chrabie, di Alessandria. Il bilancio – fa sapere la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) - ora conta 107 decessi. Intanto da Milano, il sindaco Sala sui social dice che “non è ancora il caso di riaprire”.

Pozzallo

Intanto da Pozzallo (Ragusa) arriva la notizia di un giovane migrante egiziano risultato positivo al Covid-19. Il ragazzino ha 15 anni ed era arrivato ieri, trasferito da Porto Empedocle, dopo aver raggiunto Lampedusa lo scorso 6 aprile a bordo di una piccola imbarcazione. Altri migranti sono stati trasferiti insieme a lui. Il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, ha scritto al premier Conte per il "fondato timore che nelle prossime settimane, favoriti dal bel tempo, possano registrarsi sulle coste siciliane consistenti sbarchi autonomi di migranti". Il governatore chiede "l'impiego di una idonea nave ormeggiata in rada in cui trattenere i migranti per la necessaria quarantena, prima di essere ricollocati nei Paesi membri dell'Ue".

Bimbo dimesso

All'ospedale di Brindisi. Un bimbo di 8 anni, ricoverato nel reparto di Pediatria, è stato dimesso. Giunto per altre patologie, il piccolo era stato sottoposto, come da prassi, a tampone che aveva dato un esito incerto. I successivi test, quelli di conferma, hanno invece restituito esito negativo tanto da indurre i medici a una dimissione con conseguente ritorno a casa del bimbo.

Bari, Rimini e Trieste

Una multa di 400 euro. E’ quanto si sono visti comminare dalla polizia municipale quattro clienti sorpresi a bersi un caffè in un bar di via Papa Giovanni XXIII, a Bari. Con loro, multato anche il barista che ha provato a discolparsi asserendo che stava preparando merce per la consegna a domicili. A Trieste, invece, sul lungomare, un 23enne straniero – ma regolare in Italia – è stato sorpreso a prendere il sole e fare il bagno: agli agenti che l’hanno multato, il giovane ha detto che non era a conoscenza dei divieti.  A Rimini, invece, due fidanzati sono stati pizzicati ad amoreggiare in un auto ferma in un parcheggio e hanno incassato anche una denuncia per "atti osceni in luogo pubblico".

Lo studio

Inquinamento atmosferico da Pm10, temperatura invernale, mobilità, densità e anzianità della popolazione, densità di strutture ospedaliere e densità abitativa: sono tutti fattori che spiegherebbero il rapporto fra l'impatto della pandemia da Covid-19 in Italia e la sua diversa diffusione nelle regioni del nostro Paese. A sostenerlo è uno studio prodotto dall'università di Catania su dati Istat, Istituto superiore della Sanità e altre agenzie europee.

Controlli

Si mantiene pressoché costante il numero quotidiano delle persone sanzionate per non aver rispettato le prescrizioni: ieri 10.105 hanno violato i divieti anti-contagio, 57 hanno fornito false dichiarazioni e 32 hanno violato la quarantena. Questi ultimi in aumento rispetto ai 14 del giorno precedente. Complessivamente 295.554 i controllati dalle forze dell'ordine secondo i dati del Viminale. Gli esercizi commerciali controllati sono stati invece 100.488: 132 i titolari sanzionati, per 36 è stata disposta la chiusura.