Coronavirus Italia, ecco il nuovo dpcm. "Discoteche e stadi restano chiusi"

Conte ha firmato stasera. Tra le poche novità la possibilità di ricongiungimento per le coppie 'internazionali'

Giuseppe Conte (Ansa)

Giuseppe Conte (Ansa)

Roma, 7 settembre 2020 - Discoteche e stadi restano chiusi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm per l'emergenza coronavirus. ll Dpcm proroga al 7 ottobre le misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 contenute nel Dpcm 7 agosto 2020. Poche ore prima il ministro della Salute Roberto Speranza aveva ribadito per l'ennesima volta la linea del Governo sul contenimento del Coronavirus in Italia. "Non abbiamo mai riaperto le discoteche, lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà ma noi siamo intervenuti per richiuderle", ha detto Speranza. "E il Dpcm proroga tutte queste misure che erano già in vigore: sono e restano chiusi quindi sia le discoteche che gli stadi". La prossima scadenza confermata il 7 ottobre, data in cui termina la proroga del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. A quanto si apprende, infatti, le norme non possono rimanere in vigore per più di un mese. Stamattina Speranza ha dichiarato nuovamente che sul Covid l'Italia terrà ancora "il livello di prudenza, attenzione e cautela più alto possibile". Il bollettino di oggi registra una frenata dei contagi (1.108 nuovi casi nelle ultime 24 ore), ma con meno della metà dei tamponi eseguiti rispetto a venerdì. Continua la crescita di ricoveri e terapie intensive. 

Dpcm, le novità

Dei contenuti del dpcm si è già ampiamente saputo nei giorni scorsi. Tra le poche novità rispetto al testo del 7 agosto scorso, la possibilità di ricongiungimento per le coppie internazionali che si traduce con un'autocertificazione per l'ingresso in Italia per chi proviene da Paesi finora 'off limits'. Servirà ad attestare che si risiederà presso una persona, "anche non convivente", con la quale "vi sia una stabile relazione affettiva". L'autocertificazione verrà utilizzata anche per la comunicazione alla Asl e sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni.

Gli Stati per cui era vietato l'ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia, Colombia. Per tutti gli altri Stati valgono le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena.

Stadi

Stadi chiusi almeno fino al 7 ottobre, quindi. Poi si vedrà, soprattutto in base a come andranno i contagi. Ad accendere qualche speranza è stata stamattina Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute. "Se i numeri fossero buoni - ha detto a Radio Punto Nuovo - se avessimo sostenuto con rigore e successo la prova della riapertura, per Inter-Milan del 17 ottobre potrebbe esserci del pubblico a San Siro, se ci si comporta bene".