Coronavirus Italia, l'analisi dei dati del 10 aprile. Trend positivo, le percentuali

I contagiati aumentano del 2,75%. Scendono i ricoverati con sintomi e le terapie intensive

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Roma, 11 aprile 2020 - Va meglio. Il coronavirus torna ad arretrare. Dopo due giorni negativi la curva dei tassi totali ieri è calata dal +3% al +2,75%. I casi in più sono 3.941 invece dei 4.204 di giovedì. Secondo i dati della Protezione Civile scendono rispetto a l’altroieri anche i morti: da 610 a 570. I guariti aumentano di 1.985 (ieri +6,9% invece di +7,4%). Prosegue il trend positivo dei ricoverati con sintomi (28.242) che scendono di 157 e delle terapie intensive (3.497), che calano di 102. Rispetto a venerdì 3 aprile, quando erano 4.068, i ricoverati in  terapia intensiva ieri sono scesi di 571 unità, il 16,3% in meno. Un segnale chiaro. E infatti Silvio Brusaferro, presidente dell'iss, ieri era cautamente soddisfatto. “La curva dei contagi, come le altre – diceva – ci mostrano chiaramente una situazione in decrescita, ma i segnali  positivi non devono farci abbassare la guardia, non devono illuderci che la situazione si sia risolta: le misure di distanziamento sono ancora essenziali“. La preoccupazione è perdere i rsultati fatti per una aprtura troppo frettolosa. E questo i professori Brusaferro e Locatelli e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli lo hano detto chiaramente al Premier, che ha poi accolto la loro proposta di tenere ancora chiusa l'Italia per tutto aprile.  

Anche dalle regioni vengono passi in avanti

La Lombardia aggiunge 1.246 casi (ieri 1.38%) e scende appena: da un +2.59% al +2.27%. I morti in più sono 216 (giovedì erano stati 300), e il tasso migliora dal +3.08% al +2.15%. I guariti (16.280) aumentano di 574 (+3,7%, stable), le terapie intensive (1.202) scendono di 34, ma i ricoverati (11.877) salgono di 81. Va decisamente meglio la provimcia di Milano che aggiunge 269 invece di 440 casi, fino a 2.748, e cala dal 4% al 2.2%. Sospiro di sollievo. Stabile al +1.1% Bergamo (10.151); Monza (3.424) scende dal 2,8% al 2,1% ; Lecco (1.838) dal 2,8% all’1.8%. Peggiorano leggermente Brescia (10.369) dal 2.1% al 2,4% ; Cremona (4.562) dal dall’1,4% all’1,6%; Pavia (2.963) dal +2% al +2,6%, Lodi (2.119) dall’1,9% al 1,8%; Mantova (2.355) da +2,7% a +3,4%. Varese (1.589), che giovedì aveva toccato un proccupante +10.6%, scende di 4 punti ma resta sempre al +6,6%. Troppo. 

L’Emilia Romagna (19.128) è sostanzialmente stabile al +2,4%, ma riduce la curva delle vittime (2.397) dal +3,6% al +3,5%. I guariti  (3,381) salgono del 9% (giovedì +11,2%). Le terapie intensive (349) aumentano di 14, i compenso i ricoverati con sintomi (3.596) scendono di 126. Bologna (2.954) va leggermente meglio (da +3,6% a +3,4%), cosi Reggio Emilia (3.630) che passa dal +4.6% al +3,6%; Piacenza (3.049)dal +1,3% all’1%, Forlì/Cesena (1.099) da +2,1% al +1,7%.  Ferrara (solo 566 casi) scende dal +4,6% di giovedì ad un ottimo +0,5%. Peggiorano invece Modena (2.930) dal 2 al 2,2%, Parma (2.473) dal +1,1% al +2,1%. Rimini (1.651)dall’1,1% al +2,4%.

Buone notizie dal Veneto per i casi totali (che da 12.933 salgono a 13.421) la cui curva  dal +4,2% scende al +3,8%. Per nulla brillante il dato delle  vittime (793) che salgono dal 2,7% al 4,9%. Benedi contro  i guariti (1.981) che scendono del 14,6%. Le terapie intensive scendono di 17 e sono ora 257. Padova (3.206) passa dal +2,6% al +2,3%, va decisamente peggio Verona (3,.257) che sale dal +4,4% al +6,8%. Venezia (1.780) scende fortunatamente dal + 7.3% al +1,7%. Rovigo passa dal +7,4% al +8,8%, ma ha solo 271 casi. 

Va meglio il Piemonte (15.012) che dal +4,6% cala al +3,4% mentre  morti (1.523) crescono sempre oltre il 5%. I guariti (1.904) salgono del 9,9%. Le terapie intensive scendono da 412 a 394: -18. I ricoverati scendono da 3.514 a 3.497.  Torino (7.226) cala dal +5% al + 4,3%, Alessandria (2.119) dal +3,2% al +1,8%, Cuneo (1.318) dal +6% al +1,3%, Novara (1.258) dal +6,3% al + 3,3%.  

Il Friuli  va meglio, passa da 2.299 a 2.349 casi, scendendo dal +3,6% al + 2,2%. I morti sono otto in più, 179. Sostanzialmente stabile la provincia di Trento (2.816) che dal +4,1% va al + 4%. I morti salgono da 268 a 275. 

La Liguria (5.191) aumenta del 3,4% rispetto al 2,3% di giovedì. I morti crescono da 682 a 709, i guariti da 1.085 a 1.181. Le terapie intensive calano da 154 a 152. La Spezia (629) aumenta dell'1,4%, Genova (2.918) del 2,6%, Savona (686) del 4,6%.

La Toscana (6.727) è sostanzialmente stabile (dal +2,71% al +2.67%) ma i morti (+ 46, ora 454) salgono dell’11,3%. I ricoverati con sintomi calano da 1.038 a 1.011. Ottimo il dato dei  ricoverati in terapia intensiva che scendono da 274 a 256: meno 18. Firenze (2.069) aggiunge 108 dei 175 nuovi casi della Toscana e in percentuale peggiora dal +2,5% al +5,5%. Va molto meglio Lucca (988) che dal +2,6% va al + 0,9%, cosi Massa Carrara (798) che scende dal +2,7% a +1%. Pisa (613) passa dal +2,4% al +1,2, fa anche meglio Prato (357) che riduce la curva dal +2,9% al + 0,6%. Attenzione a Pistoia (468) che aumenta dal +1,6% al +2,4%. 

Le Marche (5.048 casi)  passano dal +2.5% al + 2,6%, ma le vittime (682) scendono da +2,6% a 2%. Eccelente il dato dei guariti, +201, come dire +23%. Le terapie intensive scendono da 133 a 127, i ricoverati da 945 a 925. Pesaro (2.093) aumenta dal +2,1% al +2,4%, Ancona (1.501) cala dal +1,8% al +1,4%. Male Macerata (776) che sale dal + 2,5% al + 6%. 

Non positivo il Lazio, che passa da4.429 a 4.583 casi, come dire dal 3,8% al + 3,5%. I morti (263) crescono del 4%, giovedi erano salite del 3,6%. Le terapie intensive aumentano da 198 a 201. A Roma (3.114) il tasso di crescita cala però dal + 4% al +2,9%.

Attenzione all'Abruzzo che da 1.931 casi passa a 2.014, crescendo dal 3,9% al + 4,3%.  Chieti sale del 6,2%, l'Aquila del 7%, I morti aumentano da 194 a 198. Le terapie intensive scendono da 57 a 53. 

Bene l'Umbria che è quasi ad aumento zero (sale da 1.298 a 1.302). E bene pure la  Sicilia (2.302) che scende dal +3,4% al +3,1%. 

Peggiora la Campania (3.442) dal +2,3% al +2,9%, con Napoli (1.772) che sale dal +1,9% al + 4,3%. I morti in regione (231) sono solo quattro in più. Avellino è al +4,7%, Salerno al +2,8%. 

La Puglia va un pò peggio e da 2.716 sale a 2.809 casi, passando dal +3,1% al +3,4%. I morti sono 231, quattro in più. Bari crsce dell'1,8%, Brindisi del 5,7%. Come due giorni fa la provincia di Andria, Barletta e Trani ha un picco e cresce del 14,6%: un andamento a singhiozzo che fa pensare all'invio di dati ogni due giorni.