Brigatisti e terroristi arrestati in Francia: ecco chi sono. Da Pietrostefani a Petrella

Nell'elenco ci sono anche Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Sergio Tornaghi e Narciso Manenti

Giorgio Pietrostefani dopo la sua scarcerazione anni fa (Ansa)

Giorgio Pietrostefani dopo la sua scarcerazione anni fa (Ansa)

Roma, 28 aprile 2021 - Chi sono gli ex Brigate rosse e terroristi arrestati in Francia? I nomi sono quelli di Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti ex Brigate Rosse; Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il potere territoriale. Fanno tutti parte di un dossier, denominato 'Ombre rosse', redatto dalle autorità francesi e italiane. Dei sette fermati, quattro devono scontare una condanna all'ergastolo: si tratta di Cappelli, Petrella, Tornaghi e Manenti. Ecco i profili e le condanne che devono scontare in Italia, paese dove ora saranno estradati.

Enzo Calvitti, 66 anni, ex membro delle Br, condannato a 18 anni, 7 mesi e 25 giorni per associazione sovversiva, banda armata, associazione con finalità di terrorismo, ricettazione di armi. La sentenza è divenuta esecutiva a settembre del 1992, il mandato di cattura europeo nei suoi confronti scade il 21 dicembre del 2021.

Giovanni Alimonti, 66 anni, la cosiddetta talpa delle della Camera (faceva il centralinista a Montecitorio), leader delle Br-Pcc. Tra i vari reati per i quali è condannato c'è anche il tentato omicidio del vice dirigente della Digos di Roma Nicola Simone, avvenuto il 6 gennaio del 1982 e durante il quale lui stesso rimase ferito al braccio destro. Il mandato di cattura europeo emesso nei suoi confronti scade l'8 gennaio del 2022

Roberta Cappelli, componente insieme all'ex marito Enrico Villimburgo della colonna romana delle Br, condannata all'ergastolo per vari omicidi; è responsabile di 3 omicidi avvenuti a Roma: quello del generale dei carabinieri Enrico Calvaligi, dell'agente di Polizia Michele Granato e del vice questore Sebastiano Vinci. A suo carico anche il ferimento di Domenico Gallucci e del vice questore Nicola Simone, di cui è responsabile anche Alimonti. Deve scontare l'ergastolo con un anno di isolamento diurno per associazione con finalità di terrorismo, concorso in rapina aggravata, concorso in omicidio aggravato. Il mandato d'arresto europeo scade il 30 luglio 2022

Marina Petrella, 67 anni, è responsabile, in base alle condanne, dell'omicidio del generale dei Carabinieri Enrico Galvaligi, di cui è accusata anche Roberta Cappelli, del sequestro del giudice Giovanni D'Urso, e dell'agguato mortale all'assessore regionale della Democrazia Cristiana Ciro Cirillo, nel quale furono uccisi due membri della scorta, dell'attentato al vice questore Nicola Simone (insieme a Cappelli e Alimonti). Il suo mandato di cattura europeo scade l'8 gennaio del 2022.

Sergio Tornaghi, 63 anni, ex brigatista. Tra i reati per i quali è stato condannato all'ergastolo c'è l'omicidio di Renato Briano. Tra le accuse anche partecipazione a banda armata, propaganda e apologia sovversiva, attentato con finalità di terrorismo e eversione, detenzione e porto illegale di armi, violenza privata. Il mandato di cattura europeo scade il 5 maggio del 2023.

Giorgio Pietrostefani, 78 anni, ex Lotta continua, deve scontare 14 anni, 2 mesi e 11 giorni per l'omicidio del commissario di Polizia Luigi Calabresi. Il mandato di cattura europeo scade il 9 settembre 2023.

Narciso Manenti, 64 anni originario di Telgate (Bergamo), esponente dei Nuclei armati per il contropotere territoriale, sposato dal 1985 con la francese Christine Andrè Marie Hayotte. È stato condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'appuntato dei carabinieri Giuseppe Guerrieri, ucciso a Bergamo il 13 marzo del 1979. Manenti ha anche una condanna a 2 anni e 6 mesi per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi e a 3 anni e 6 mesi per associazione sovversiva e banda armata. Il mandato di cattura europeo scade il 6 luglio del 2023