Covid, Bertolaso: "I primi esami escludono nuove varianti"

I controlli a Malpensa rassicurano: niente mutazioni. L’assessore: serve una mappa dei virus che entrano

Milano, 30 dicembre 2022 - I primi risultati usciti dal laboratorio varesino dell’Asst Sette Laghi sui tamponi di Santo Stefano, che hanno trovato quasi metà dei passeggeri atterrati a Malpensa su due voli da Pechino positivi al coronavirus, hanno individuato sottovarianti Omicron già presenti in Italia (B 5.7, BA 5.2, BE 1.1.1, BF 7, BQ 1.1). Guido Bertolaso, assessore lombardo al Welfare, è stato il regista dell’operazione concordata tra Regione e Governo dopo la quale il ministro della Salute Orazio Schillaci ha reso obbligatorio il test per chi arriva dalla Cina.

L’assessore Guido Bertolaso, 72 anni
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Assessore Bertolaso, si sente più tranquillo? "Ho tirato un sospiro di sollievo ma dobbiamo tenere alta la guardia. Continueremo a fare i tamponi a chi arriva e sequenzieremo tutti quelli per i quali è possibile: solo quando la carica virale è molto alta, di solito nel 50% dei casi, si hanno indicazioni migliori sulla variante".

A quanti dei 97 test positivi sono riferiti i primi risultati del sequenziamento? "Quindici, e sono stati trovate solo Omicron e sue sottovarianti che già circolano da noi. Domani (oggi, ndr) arriveranno altri risultati e noi andremo avanti, sequenzieremo tutti i test positivi possibili ogni volta che atterra un aereo non solo da Pechino, ma anche da Shanghai e Hong Kong ad esempio, per avere una “mappa” delle varianti che arrivano dalla Cina. Abbiamo allertato anche Linate e Orio al Serio, dove non arrivano voli diretti, ma se individueremo persone che provengono dalla Cina dopo uno scalo faremo il tampone anche a loro. Certo, come ha detto il premier Meloni, è importante che l’Unione europea si allinei: non vedo per quali ragioni altri Paesi non dovrebbero prendere queste misure di prudenza e tutela dei cittadini".

Col tampone obbligatorio fino al 31 gennaio, incluso un test rapido all’arrivo che se positivo passa al molecolare, si potrà continuare a sequenziare. "È la cosa più importante: vigilare che non entrino in Italia varianti sconosciute, che alzerebbero l’allarme. Finché circolano Omicron e le sue sottovarianti, ancora dominanti nel mondo, la situazione non è critica".

È stato potenziato anche il sequenziamento “interno“, dei tamponi che si fanno in Lombardia? "Da qualche settimana, non siamo stati colti di sorpresa. Ora incrementiamo e ci concentriamo su chi arriva dalla Cina".

Il nostro scudo sono tamponi, mascherine e anche vaccini? "Certamente. La Cina sta affrontando un’ondata epidemica molto seria perché lì si sono vaccinati in pochi e con vaccini evidentemente non efficaci come i nostri, che con le nuove versioni coprono le varianti oggi in circolazione. In Cina non hanno le nostre “pallottole”: vaccinarsi è la strategia migliore per tenere sotto controllo il Covid. E ora è possibile dai sei mesi in su: invito i genitori a proteggere anche i propri figli piccoli come misura di prudenza e cautela".

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