Altro che social effimeri. Fanno correre l’economia

Ferragni nel cda di Tod's. Strategia vincente, gli influencer hanno grandi potenzialità di business. Il digitale aiuta a migliorare le relazioni e lo stato di salute delle aziende

Chiara Ferragni e Fedez con i due figli

Chiara Ferragni e Fedez con i due figli

La mossa di Tod’s e Chiara Ferragni è una mossa intelligente e furba allo stesso tempo che però finalmente dimostra in maniera evidente che il mondo dei social e quello degli influencer hanno delle enormi potenzialità di business. Non è affatto facile, come è successo ieri, guadagnare 100 milioni di euro di capitalizzazione mettendo a segno un rialzo di oltre il 10% in pochi minuti, solo comunicando un nome che fino ad oggi in molti (i più stolti, lasciatemelo dire) legavano più al mondo del gossip che a quello degli affari.

L’ingresso dell’imprenditrice digitale nel cda del gruppo calzaturiero avrà un valore enorme di visibilità per i Della Valle, considerando i quasi 50 milioni di follower che seguono la fashion blogger sulle diverse piattaforme dove è presente.

Questa mossa, piuttosto, conferisce chiaramente a Chiara Ferragni e alle sue numerose attività uno standing aggiuntivo. Per quanto infatti fosse già pienamente affermata (Forbes l’ha nominata la più potente fashion influencer al mondo) e collabori ormai da tempo con tante aziende del lusso, ora entra dalla porta principale nella ’stanza dei bottoni’ di un gruppo multinazionale della moda italiana. E lo fa appunto da manager, sedendosi al tavolo dei piani industriali e delle operazioni di merger e acquisizioni, e non da blogger.

La considerazione che si può fare, ragionando su questa notizia, è che sebbene social network e influencer siano da anni parte integrante del marketing-mix delle aziende, sono ancora troppo spesso sottovalutati. O meglio, a essere sottovalutato è il loro potenziale, sia in termini economici, sia culturali.

In circa due decenni, il ruolo dei social media è cambiato, passando da semplice strumento di engagement a strumento di business a tutti gli effetti, indispensabile per campagne di marketing strutturate e complete. È lampante, a questo punto, che il loro potenziale è decisamente più ampio e in uno scenario dove ormai molte aziende si vantano di attuare strategie di social transformation è importante distinguere le organizzazioni ’mature’, ossia quelle che utilizzano i social media per creare valore commerciale, da quelle ’non mature’.

Solo le organizzazioni mature sono in grado di ottenere innegabili e numerosi vantaggi dall’attuazione di strategie social e di trovarsi in posizione privilegiata in situazioni di trasformazione digitale. E uno degli ambiti dove i social media possono giocare un importante ruolo per le aziende è proprio quello delle relazioni: la capacità di attuare strategie social nel lungo periodo si rivela una scelta premiante per creare relazioni solide e in grado di apportare benefici all’attività. In particolare, specialmente se gestita in sinergia con altri strumenti di marketing, l’attuazione di politiche social è in grado di migliorare tutte le metriche chiave della brand health, lo ’stato di salute’ di un’azienda o di un marchio (quello che gli esperti di marketing chiamano brand awareness, brand reputation, brand sentiment positivo, eccetera).

Chiara Ferragni, insomma, ha dato un’altra lezione di come "l’effimero mondo digitale" se utilizzato nel modo giusto possa diventare un volàno del business. D’altronde, per capire le potenzialità della Ferragni bastava ricordare che suo marito, il famoso rapper Fedez, viene ormai comunemente definito come "il marito della Ferragni".