Roma, 31 marzo 2014 - Le famose ore di buco, tanto amate e desiderate dagli studenti stanno creando un problema all'interno della scuola. Secondo un'indagine del portale 'Skuola.net', che ha intervistato circa 1500 studenti, nelle scuole italiane quando il prof è assente in 8 casi su 10 la lezione salta, con gli alunni che rimangono in classe senza fare nulla.

Secondo l’Anief, questa è la dimostrazione del fallimento della riforma Gelmini, "che per risparmiare fondi ha ridotto ai minimi termini la possibilità ai docenti in servizio negli istituti superiori di primo e secondo grado di fornire la propria disponibilità alla supplenza".
L'indagine rivela che se il docente manca per qualche giorno "le classi sono spesso lasciate a se stesse e circa l’80% dei ragazzi non fa lezione, anche quando un altro docente presenzia in aula. Durante l’ora di buco, uno studente su tre dichiara che la classe rimane scoperta senza alcun tipo di sorveglianza". E la situazione non migliora nemmeno nel caso in cui il prof manchi per oltre due settimane: il 43% degli studenti sostiene che per settimane o mesi non ha avuto nè docente ne’ supplente e una percentuale simile non ha iniziato regolarmente le lezioni a settembre. Se il prof si assenta per pochi giorni, la scuola non può ricorrere a un supplente esterno, ma deve limitarsi a coprire l'assenza con insegnanti interni, i quali possono rifiutarsi. Il 35% degli studenti afferma infatti che rimangono completamente da soli e che se anche non succede, il supplente lascia fare agli studenti quello che vogliono: solo il 15% dei ragazzi fa lezione in classe con un supplente regolare o con il professore di un’altra classe, mentre per un ragazzo su 10 la classe viene divisa.

Più complicato se un professore manca per periodi lunghi: niente supplente per mesi o settimane intere per quasi la metà degli studenti intervistati. A settembre circa il 40% non ha trovato un insegnante dietro la cattedra e ha dovuto aspettare prima che le lezioni per quella materia iniziassero regolarmente. Insomma continuita’ didattica addio, commentano gli autori del portale, se e’ vero, come dichiara il 70% degli intervistati, che quest’anno hanno cambiato almeno un prof in quelle materie in cui invece doveva rimanere lo stesso docente.
L’Anief punta il dito contro "le nuove norme, come quella che prevede, se si eccettua la scuola dell’infanzia e la primaria dove è possibile assumere un supplente anche per un solo giorno, che negli istituti frequentati da alunni delle medie e superiori il ricorso alla convocazione di un nuovo docente deve rappresentare una necessità estrema".