Roma, 27 febbraio 2014 - Il contenzioso Stato-Regioni è molto alto e incrementato da "un sistema di riparto delle funzioni tracciato dal Titolo V della Costituzione che rivela ogni giorno di più la sua inadeguatezza’’. Così il presidente della Consulta Gaetano Silvestri che segnala ‘’un problema generale di squilibrio del sistema regionale italiano’’.  

LEGGE ELETTORALE - In materia elettorale “l’arco delle scelte del legislatore è molto ampio” a condizione che “non venga irragionevolmente alterato il rapporto di proporzionalità, e quindi l’equilibrio tra rappresentanza e governabilita’”. Ad affermarlo è il presidente della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri, nella sua relazione sull’anno appena trascorso. Tale equilibrio tra rappresentanza e governabilita’, osserva il presidente della Consulta, e’ “realizzabile con plurimi strumenti, tutti costituzionalmente compatibili, a condizione che l’una o l’altra non subiscano riduzioni cosi’ drastiche da mettere in pericolo le condizioni minime di democraticita’ del sistema o della sua possibilita’ di funzionamento”. Un equilibrio del genere, ha continuato Silvestri, è “un equilibrio dinamico, giacchè la Costituzione non si limita a preservare l’essenza della proiezione rappresentativa, in una visione statica di mero rispecchiamento delle proporzioni tra i vari gruppi politici esistenti nella societa’ civile, ma è protesa a rendere efficace e attuabile l’indirizzo politico del governo e della maggioranza parlamentare, vero motore del sistema”.

IMMIGRATI - “I diritti fondamentali spettano, nei casi previsti dalla legge, alla persona, indipendentemente dallo status di cittadinanza e da altre situazioni in cui il soggetto possa occasionalmente trovarsi”. Così il presidente della Corte Costituzionale affronta nella sua relazione il tema dell’immigrazione ricordando che la Consulta “ha ribadito e rafforzato la sua giurisprudenza in tema di diritti fondamentali degli stranieri extracomunitari”.