Roma, 29 gennaio 2014 - Neve e maltempo sull'Italia, ecco la situazione:

PIEMONTE-LIGURIA - Prime deboli nevicate sulle zone meridionali del Piemonte al confine con la Liguria. Nelle prossime ore, riferisce il bollettino dell’Arpa, le nevicate sono previste in progressiva estensione al resto della regione. Fino alla mattinata di domani sono attesi accumuli di circa 15.20 centimetri sulle zone a ridosso dell’Appennino e sulle pianure adiacenti, valori inferiori, intorno ai 5-10 centimetri sulle pianure del torinese, novarese, vercellese e sulle zone più settentrionali. Le precipitazioni dovrebbero persistere per tutta la giornata di domani con un’intensificazione nelle ore centrali, anche se la quota delle nevicate sarebbe prevista in rialzo fino ai 400-500 metri sulle zone a nord del Po. Sulle pianure settentrionali le precipitazioni, inizialmente nevose, dovrebbero trasformarsi in pioggia mista a neve, mentre su Cuneese, Astigiano, Alessandrino e sulla collina di Torino le nevicate dovrebbero proseguire con ulteriori accumuli intorno ai 10-15 centimetri, con punte localmente superiori.

ALLARME TOSCANA - Protezione Civile della Provincia di Firenze: "L’ingresso della perturbazione sulla nostra regione è stato più lento del previsto, permettendo un rapido riscaldamento delle zone di pianura grazie all’azione del sole. Di conseguenza la possibilità di nevicate con accumuli significativi fino a quote collinari o di fondovalle è bassa".

VENEZIA - L’effetto dei venti e delle maree ha fatto registrare, a Venezia, il fenomeno dell’acqua alta, con una massima sul medio mare che ha toccato i 113 centimetri intorno alle 9.00. Un livello - secondo il Centro maree del Comune - da codice ‘arancio’, ovvero marea molto sostenuta. Già ieri sera e stamane erano scattate le segnalazioni via sms e con le sirene che annunciavano il fenomeno. L’alta marea dovrebbe raggiungere livelli analoghi ad oggi anche nei prossimi due giorni.

CIOCIARIA - Ancora gelo nel nord Ciociaria. La notte scorsa e e nelle prime ore di oggi la colonnina di mercurio è scesa di abbondantemente sotto lo zero in diverse localita’ del comprensorio di Fiuggi. A Trevi nel Lazio stamattina il termometro ha raggiunto - 5. Ancora piu’ giu’ a Filettino, il paese piu’ alto del Lazio, dove si e’ arrivati a - 6. Sotto lo zero nelle prime ore del mattino anche a Fiuggi A Campocatino, stazione sciistica nel comune di Guarcino, il termometro ha toccato i - 9 e poco fa era a -3. Quasi la stessa situazione nella stazione invernale di Campo Staffi, a Filettino, dove la stagione sciistica si e’ aperta sabato scorso. Nelle due località montane la neve raggiunge anche gli ottanta centimetri dopo le nevicate degli ultimi giorni. Freddo pungente e segno negativo anche agli Altipiani di Arcinazzo. Il gelo non risparmia neanche i comuni dell’alta Valle Aniene, al confine con la Ciociaria.

ABRUZZO - E’ ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Teramo Mario Celli, il ragazzo aquilano di 32 anni che stava sciando fuoripista sul Gran Sasso, precisamente sullo Scontrone, e che intorno alle 13.00 di ieri è stato travolto da una valanga davanti agli occhi del fratello Paolo. L’uomo è stato recuperato ieri dai tecnici del Soccorso Alpino congiuntamente agli operatori del 118 e al Soccorso Alpino del Corpo Forestale e della Guardia di Finanza. Immediatamente, il fratello scampato alla slavina si è lanciato sul luogo dell’incidente e ha messo in atto una pratica di autosoccorso utilizzando l’Artva, l’apparecchio di ricerca in valanga di cui erano provvisti entrambi i giovani. Così sondando il corpo del fratello ha scavato nel tentativo di estrarlo dalla neve. La macchina dei soccorsi, allertata dallo stesso Paolo Celli, è intervenuta repentinamente sul luogo dell’incidente. L’elicottero del 118 ha provveduto a sbarcare sulla valanga il tecnico dell’elisoccorso, le unità cinofile e i sanitari che hanno tentato di rianimare il travolto. In evidente stato ipotermico e in arresto cardiaco, il ragazzo, grazie alla lungimiranza dei medici dell’elisoccorso e del Soccorso Alpino, è stato immediatamente trasportato in elicottero all’ospedale di Teramo dove è stato sottoposto a circolazione sanguigna extra corporea, pratica attuata per la prima volta in Abruzzo e che ha rimesso in moto il cuore di Mario Celli. Grazie all’intervento di un elicottero del Corpo Forestale dello Stato è stata trasportata un’unità cinofila del Cnsas che insieme alle squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza hanno provveduto a verificare che la valanga non avesse travolto altri sciatori. Ulteriore controllo è stato effettuato utilizzando il dispositivo Recco dall’elicottero del 118 che ha sorvolato a bassa quota la zona ormai sgombra dagli operatori.