Venezia, 12 ottobre 2013  - Il {{WIKILINK}}Papa Francesco {{/WIKILINK}} mette mano al portafoglio e aiuta un'anziana di Marghera, che gli aveva scritto, in difficoltà dopo aver subito il furto di 54 euro, che le erano stati prestati. La donna ha ricevuto da Bergoglio, tramite la Segreteria di Stato Vaticana, un assegno da 200 euro.

A informare Sua Santità del momento difficile della donna è stato don Gianni Antoniazzi, della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio.  Il parroco che, nei giorni scorsi, si è visto recapitare una raccomandata, con all’interno un assegno non trasferibile da 200 euro, dal Vaticano firmata dall’elemosiniere, arcivescovo Konrad Krajewski: “La prego di consegnare, nel modo che riterrà più opportuno, il relativo importo alla signora significandole che si tratta di un dono di Sua Santità, il Quale l’accompagna con la Benedizione Apostolica propiziatrice dei desiderati aiuti e conforti divini per essa e per il marito”.

Il parroco, come riferisce un quotidiano locale, è rimasto senza parole: “ho provato un’emozione grandissima - ha detto -. E’ un fatto straordinario: davvero Francesco non solo sa stare tra la gente, comunicando nel modo migliore e infondendo enorme speranza, ma anche si fida delle richieste che gli arrivano”. Infatti il Pontefice, non ha seguito la procedura consueta per simili richieste che vedono solitamente il parroco verificare il reale stato di indigenza della persona che ha chiesto aiuto.

Attonita per il regalo, inatteso, l’anziana di Marghera che ha scritto al Papa dopo aver subito nell’autobus il furto del denaro, che le era prestato, mentre stava andando all’ospedale di Mestre per assistere il marito. “Eminenza, siamo due buoni cristiani - è un passaggio della missiva della donna -, mi creda abbiamo aiutato tanta gente”.

ABU MAZEN DAL PAPA IL 17 OTTOBRE  - Il presidente palestinese, Abu Mazen, sarà a Roma il 16 e 17 ottobre per incontrare in Vaticano Papa Francesco e, al Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo ha reso noto all’AGI il nuovo ambasciatore palestinese, la signora Mai Alkaila, da poco insediatasi nella capitale. Abu Mazen, ha spiegato l’ambasciatore, “comincerà dall’Italia un tour di incontri in diversi Paesi per affrontare il nodo del negoziato di pace con Israele”. Tra i Paesi europei in cui farà tappa il leader palestinese anche la Polonia a la Germania. “L’Italia - ha sottolineato Alkaila - ha comunque un ruolo chiave in Europa nel negoziato per la pace in Medio Oriente”. Il presidente palestinese arriverà mercoledì sera a Roma dove vedrà il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Giovedì 17 ottobre Mazen andrà in Vaticano a incontrare il Pontefice.

TRAVOLTO DALLO SCANDALO IL VESCOVO DI LIMBURG CORRE DAL PAPA - Il vescovo di Limburgo, Franz-Peter Tebartz-van Elst, vola oggi a Roma per cercare di salvare la sua posizione, dopo la rivelazione dello scandalo riguardante la sua nuova sede episcopale, il cui costo è passato dai previsti 5,5 milioni di euro a 31 milioni. La ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ (Faz) anticipa sul suo numero di domani che il presule ha prenotato un volo Lufthansa per Roma in partenza oggi alle 16.45 da Francoforte, con un biglietto di ritorno per giovedì prossimo. Il vescovo vedrà Papa Francesco e avrà colloqui alla Curia vaticana. La Faz scrive che la mossa sarebbe stata studiata per anticipare l’arrivo a Roma del presidente della Conferenza episcopale tedesca, Robert Zollitsch, che lunedì inizierà una serie di colloqui nella Curia vaticana, prima di incontrare Papa Francesco nel corso della settimana, con il quale parlerà di quello che la stampa tedesca definisce ormai “Skandalbischof”, il vescovo dello scandalo. Il giornale sottolinea che Tebartz-van Elst conta sull’aiuto di influenti componenti della Curia, tra i quali il prefetto della Congregazione della Fede, Gerhard Ludwig Mueller, che a settembre aveva parlato di una “campagna” contro il vescovo di Limburgo, aggiungendo che il presule sarebbe rimasto al suo posto, nonostante le molte richieste di dimissioni.

PAPA FRANCESCO IN COLLEGAMENTO CON  TARRAGONA PER BEATIFICAZIONE 522 MARTIRI -  Papa Francesco si collegherà domani da piazza San Pietro con la città spagnola di Tarragona, per partecipare in questo modo alla beatificazione del più grande gruppo di martiri mai saliti insieme all’onore degli altari nella storia della Chiesa: 522 religiosi che furono vittime della persecuzione anti cristiana che avvelenò la guerra civile degli anni ‘30, in molti casi in realtà precedendola cronologicamente. Il 28 ottobre 2007 c’è stata un’altra grande beatificazione di testimoni della fede uccisi durante la stessa circostanza storica. Erano 498, appartenenti a ventitrè cause, e la cerimonia si è tenuta a Roma.

PAPA FRANCESCO NOMINA SEGRETARIO DELLA CONGREGAZIONE DEI VESCOVI MONTANARI  - Papa Francesco ha nominato segretario della Congregazione per i Vescovi il sacerdote brasiliano Ilson de Jesus Montanari, finora ‘officiale’ del dicastero. Sostituisce monsignor Lorenzo Baldisseri, che è da qualche settimana il nuovo segretario del Sinodo. Montanari è nato 54 anni fa nello Stato di San Paulo e il Pontefice lo ha elevato alla sede titolare di Capocilla, con dignità di arcivescovo. Dopo esere stato parroco, ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana e dal 2008 era alla Congregazione per i Vescovi. Oggi Francesco ha nominato anche il capo ufficio della Elemosineria Apostolica: è don Diego Giovanni Ravelli, del clero della diocesi di Velletri.

PAPA FRANCESCO: SOFFRO A VEDERE LA DONNA RELEGATA A SERVITU'  - “Soffro, dico la verità, quando vedo nella Chiesa che il ruolo di servizio, che tutti dobbiamo avere per le donne scivola verso un ruolo di servitù e non di servizio”. Lo ha confidato Papa Francesco nel discorso - in larga parte a braccio - con il quale ha ricordato oggi i 25 anni della “Mulieris dignitatem”. “A me - ha aggiunto - piace pensare che la Chiesa non è ‘il Chiesa’: è donna e madre, questo è bello”. Francesco ha anche rivelato di aver voluto inserire oggi questo discorso commemorativo incontrando il Pontificio Consiglio per i laici “contro il regolamento perché non era previsto questo incontro”.

Nel suo intervento, Papa Bergoglio ha voluto “sottolineare come la donna abbia una sensibilità particolare per le ‘cose di Dio’, soprattutto nell’aiutarci a comprendere la misericordia, la tenerezza e l’amore che Dio ha per noi”. Secondo Francesco, “la ‘Mulieris dignitatem’ si pone in questo contesto, e offre una riflessione profonda, organica, con una solida base antropologica illuminata dalla Rivelazione”. “Da qui - ha suggerito il Papa - dobbiamo ripartire per quel lavoro di approfondimento e di promozione che già più volte ho avuto modo di auspicare. Anche nella Chiesa è importante chiedersi: quale presenza ha la donna? Può essere valorizzata maggiormente? E’ una realtà che mi sta molto a cuore e per questo ho voluto incontrarvi e benedire voi e il vostro impegno”. “Grazie - ha poi concluso Francesco - portiamolo avanti insieme! Maria Santissima, grande donna, Madre di Gesù e di tutti i figli di Dio, ci accompagni”.

Nel mondo di oggi, secondo Papa Francesco, “ci sono due pericoli sempre presenti, due estremi opposti che mortificano la donna e la sua vocazione”. “Il primo - he elencato nel discorso commemorativo dei 25 anni della Mulieris dignitatem di Giovanni Paolo II - è quello di ridurre la maternità ad un ruolo sociale, ad un compito, anche se nobile, ma che di fatto mette in disparte la donna con le sue potenzialità, non la valorizza pienamente nella costruzione della comunità”. E questo, ha denunciato, avviene, “sia in ambito civile, sia in ambito ecclesiale”.

“Come reazione a questo - ha poi continuato Francesco - c’è l’altro pericolo, in senso opposto, quello di promuovere una specie di emancipazione che, per occupare gli spazi sottratti dal maschile, abbandona il femminile con i tratti preziosi che lo caratterizza”. E’ ad entrambe queste derive che bisogna opporsi, ha spiegato il Papa che ha voluto per questo approfondire oggi “l’importante tema della vocazione e la missione della donna nel nostro tempo”.

PAPA: MATERNITA' NON SOLO RUOLO BIOLOGICO - "Tante cose possono cambiare e sono cambiate nell’evoluzione culturale e sociale, ma rimane il fatto che è la donna che concepisce, porta in grembo e partorisce i figli degli uomini”. Lo ha sottolineato Papa Francesco ricordando oggi il 25esimo anniversario della Lettera apostolica “Mulieris dignitatem” di Giovanni Paolo II: “un documento storico, il primo del Magistero pontificio dedicato interamente al tema della donna”. Secondo Francesco quello della maternità come esclusiva femminile “non è semplicemente un dato biologico, ma comporta una ricchezza di implicazioni sia per la donna stessa, per il suo modo di essere, sia per le sue relazioni, per il modo di porsi rispetto alla vita umana e alla vita in genere”. Infatti, “chiamando la donna alla maternità, Dio le ha affidato in una maniera del tutto speciale l’essere umano”.

NAUFRAGI, PAPA: ACCECATI DALLE COMODITA' NON VEDIAMO CHI MUORE  - “Abbi pietà Signore! Tante volte siamo accecati dalla nostra vita comoda e non vediamo quelli che muoiono vicino a noi. Lampedusa”. Così su twitter Papa Francesco.