Trieste, 29 giugno 2013 - L’astrofisica Margherita Hack è morta la notte scorsa all’ospedale di Cattinara dove era ricoverata da una settimana al Polo cardiologico. Aveva compiuto 91 anni il 12 giugno scorso. La scienziata era stata ricoverata sabato scorso in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che la affliggevano. Con lei c’erano il marito, Aldo, con il quale era sposata da 70 anni, Tatiana, che la assisteva da tempo, la giornalista Marinella Chirico, sua amica personale, e il responsabile del polo cardiologico, Gianfranco Sinagra.

E’ stata una delle astrofisiche italiane più importanti del ventesimo secolo. Fiorentina doc, si era trasferita a Trieste negli anni Sessanta. Padre protestante e madre cattolica, è stata professoressa ordinaria di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1 novembre 1992 anno nel quale fu collocata fuori ruolo per anzianità e la sua Cattedra fu messa a concorso. Nel 1944 ha sposato Aldo De Rosa. La Hack non è famosa solo nel mondo scientifico, ma anche per il suo impegno nel campo sociale e politico.

Per due volte candidata di sinistra alle elezioni regionali, nel 2005 in Lombardia e nel 2010 nel Lazio, si era poi candidata alle ultime politiche con Nichi Vendola. Margherita Hack è stata la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico e ha contribuito allo studio delle stelle, pubblicando numerosi lavori originali su riviste internazionali e libri sia divulgativi che universitari. Ha ricevuto riconoscimenti importanti sia nel mondo della scienza che in quello dei diritti civili. Si è battuta per la tutela degli animali ed è stata vegetariana convinta sin da bambina. Come segno di riconoscimento le è stato anche intestato l’asteroide 8558 Hack. Si è sempre fatta riconoscere per le sue capacità intellettuali e per la sua capacità di far sorridere.

I FUNERALI PRIVATI A TRIESTE, IN SEGRETO DATA E LUOGO - La Hack a Trieste dal 1963, viveva in una casa nel quartiere di Roiano. Senza figli, donna impegnata socialmente, vegetariana da sempre, grande divulgatrice, la Hack era anche una appassionata animalista: aveva otto gatti e un cane.

Il suo ricovero era stato tenuto segreto per sua volontà, così come ha lasciato indicazioni di essere sepolta nel cimitero di Trieste senza alcuna funzione né rito ma con una cerimonia esclusivamente privata. Le persone che gli sono state vicine fino alla fine hanno riferito che per rispettare le sue volontà non saranno resi noti né giorno né orario della sepoltura.

UN AMICO: ULTIMI GIORNI FELICI - Sono stati sereni e ‘’vissuti con leggerezza’’, come aveva sempre fatto nella sua vita, gli ultimi giorni dell’astrofisica Margherita Hack. I problemi cardiaci dei quali soffriva da tempo ‘’erano molto pesanti, ma li viveva con una leggerezza assoluta’’, racconta Marinella Chirico, molto vicina alla ricercatrice e alla sua famiglia. La malattia si era riacutizzata una settimana fa, tanto da rendere necessario il ricovero. Margherit Hack lascia il marito Aldo, 93 anni, che aveva conosciuto a Firenze, dove erano nati entrambi e dove si erano incontrati ai giardini quando Margherita aveva 11 anni e lui 13. Si erano sposati 70 anni fa, ‘’la prima e l’ultima volta che era entrata in una chiesa", racconta l’amica di famiglia. Non hanno avuto figli e vivevano con otto gatti e un cane. Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi giorni: "Quando ci sono io non c’è la morte - le piaceva ripetere - e quando c’è la morte non ci sarò io".

NAPOLITANO: HA SERVITO E ONORATO L'ITALIA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla famiglia di Margherita Hack il seguente messaggio: “Apprendo con commozione la triste notizia della scomparsa di Margherita Hack, personalità di grande rilievo del mondo della cultura scientifica, che con i suoi studi e il suo impegno di docente ha costantemente servito e onorato l’Italia anche in campo internazionale. Ella ha rappresentato nello stesso tempo un forte esempio di passione civile, lasciando una nobile impronta nel dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini. Partecipo con sinceri sentimenti di vicinanza al cordoglio di tutte le persone che l’hanno avuta cara”.

IL PREMIER LETTA - Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, esprime il profondo cordoglio suo personale e del Governo per la scomparsa di Margherita Hack. “L’Italia e la comunità internazionale perdono una protagonista assoluta della ricerca scientifica. Una donna che è stata, inoltre, capace di affiancare con passione l’impegno professionale a quello sociale e politico. Una testimonianza che resterà preziosa", ricorda Letta.

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE - Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza esprime "profondo cordoglio" per la scomparsa di Margherita Hack. "Ci lascia una donna eccezionale, che ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca e alla divulgazione scientifica, senza mai dimenticare l’impegno per le battaglie civili e politiche. Ne sentiremo la mancanza".

ROSSI, REGIONE TOSCANA: SIAMO TUTTI FIGLI DELLE STELLE - Margherita Hack disse: “tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle, tutti gli elementi, dall’idrogeno all’uranio sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernuove, cioe’ quelle stelle piu’ grosse del sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Perciò noi siamo veramente figli delle stelle”. Lo scrive in un post sul suo profilo facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ricordando la figura di Margherita Hack “fiorentina, atea, di sinistra e grande astrofisica” morta questa notte a Trieste.

RENZI: UNO SPIRITO INDOMITO  - ‘’Margherita Hack è stata una grande scienziata che riusciva a spiegare a tutti, con parole semplici e chiare, il mistero dell’universo, della fisica e delle stelle. Ci ha insegnato ad appassionarci al cielo e alla scienza tutta e ha saputo divulgare, con parole chiare e spirito indipendente, le grandi leggi e scoperte del cosmo’’. Lo afferma il sindaco Matteo Renzi, appresa la notizia della morte dell’astrofisica Margherita Hack, ieri a Trieste dove la donna, fiorentina, viveva da anni. A Firenze Hack ha studiato e si è laureata, e ha lavorato anche nell’Osservatorio di Arcetri insieme ad un altro grande scienziato, Franco Pacini, morto all’inizio del 2012. Da giovane, ricorda Renzi, era stata una brava atleta che si andava ad allenare nei campi del Giglio rosso. ‘’Di Margherita - ha sottolineato Renzi - continueremo a ricordare lo spirito curioso, indomito, estremamente intelligente e culturalmente vivace che ne ha sempre contraddistinto il lavoro e l’impegno civile e politico’’. ‘’Alla famiglia - conclude Renzi - il cordoglio mio personale e di tutta la città di Firenze’’.

NELLA SUA CASA 24MILA LIBRI - Con il cane e i gatti, nella casa a due piani dove Margherita Hack e suo marito Aldo vivevano insieme, c’è una immensa biblioteca composta di 24 mila libri. Volumi che probabilmente, come sembra fosse sua volontà, saranno donati alla città di Trieste. Amante della bicicletta, da tempo non poteva più pedalare. Una polemica ci fu nell’aprile 2012 quando un medico triestino si rifiutò di rilasciarle il certificato di abilitazione di rinnovo della patente. Lei parlò di pregiudizi e cominciò una battaglia personale per continuare a guidare la sua Panda. In questi ultimi giorni, vicino alla Hack ci sono stati anche don Pierluigi Dipiazza e don Mario Vatta, da sempre impegnati socialmente e culturalmente.

ENPA: SCIENZIATA, ANIMALISTA E VEGETARIANA - “Margherita Hack non era soltanto una illustre scienziata: vegetariana da sempre autentica paladina degli animali, era soprattutto una persona integerrima, di altissimi principi morali. Principi ai quali è sempre rimasta fedele e per questo non ha mai rinunciato a schierarsi dalla parte dei più deboli”. E’ quanto dichiara l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), sottolineando che la celebre astrofisica scomparsa la notte scorsa “non si è mai tirata indietro nelle grandi battaglie animaliste né ha mai fatto venire meno il proprio sostegno in difesa degli animali, dimostrando concretamente che la vera scienza non è mai disgiunta dall’etica”.“Con Margherita Hack - ha concluso Enpa - piangiamo la scomparsa di una grande donna che con la sua competenza e la sua autorevolezza ha saputo lasciare una traccia indelebile nella comunità scientifica e, più in generale, nel panorama culturale italiano e internazionale”.