Milano, 13 maggio 2013 - "Furbizia orientale, a patto che il Marocco si trovi in Oriente invece che in Nordafrica e quindi nel Mediterraneo, e' un termine che non e' nella maniera piu' assoluta accettabile". Lo dice in una nota Souad Sbai, giornalista e presidente dell'Associazione delle Donne Marocchine in Italia (Acmid).

"In tutti questi processi - aggiunge-, la cui legittimita' rispetto, non ho mai messo bocca ma ascoltando una semplificazione cosi' grossolana e cosi' lontana dalla nostra cultura non potevo stare zitta. Parole come queste, che spero essere frutto di una leggerezza, rischiano di inasprire nell'opinione pubblica un clima gia' difficile. Io e l'Acmid ci occupiamo ogni giorno di donne morte, marocchine, mediorientali e italiane, morte ammazzate da mariti o compagni che non le fanno nemmeno uscire di casa ma non ho mai ascoltato una frase del genere e ringrazio i Pm per aver capito la condizione di quelle donne. L'accostamento fra un'ipotesi di prostituzione e una specifica etnia o cultura e' gravissimo: non tutte le donne orientali o arabe tengono atteggiamenti come quelli di cui si sta dibattendo nel processo. A maggior ragione se minorenni, le cui sensibilita' sono assai delicate. Mi aspetto un chiarimento pubblico su queste frasi o necessitera' un chiarimento nelle sedi sedi piu' opportune".