Verona, 6 dicembre 2011 - La guardia di Finanza di Verona ha scoperto una gigantesca truffa di falsi prodotti alimentari biologici messi in vendita per un valore pari a un decimo dell’intero mercato nazionale. Sette le ordinanze di custodia cautelare in corso di esecuzione tra Verona, Ferrara, Pesaro Urbino e Foggia disposte dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Verona.


L’indagine,denominata ‘’Gatto con gli stivali’ e coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona ha scoperto un volume di di transazioni impressionante: oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, più di 2.500 tonnellate di merce (frumento, favino, soia, farine, frutta fresca principalmente) sequestrata in quanto falsamente biologica, oltre 700 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente biologici commercializzate. La frode accertata dalle fiamme gialle, nel corso di una indagine durata oltre un anno, sarebbe andata avanti almeno del 2007.


Gli arrestati, titolari di aziende e in un caso dipendenti di un ente di certificazione alimentare, sono tre veronesi, due marchigiani, un pugliese e un emiliano. Sono accusati di frode in commercio, associazione per delinquere, falso materiale ed emissione di fatture inesistenti le sette persone - cinque uomini e due donne - tratte in arresto nell’ambito dell’operazione


TRUFFA MA NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE - ‘’Allo stato - rassicura il comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Bruno Biagi - non ci sono elementi per dire che questi prodotti sono dannosi per la salute. Non ci risulta esserci pericolo, sulla base dei dati che abbiamo a disposizione, per chi ha consumato questi prodotti’’.


Il comandante evidenzia comunque che nel quadro delle indagini sono state materialmente sequestrate 2.500 tonnellate di prodotti, mentre il resto dello smercio è stato ricostruito solo sulla carta, sulla base delle diverse documentazioni che accompagnano il ‘viaggio’ dei prodotti alimentari indicati come biologici dalla coltivazione alla distribuzione per il mercato.


Nel corso di questi anni, secondo quanto evidenziato dalle verifiche sulla tracciabilità dei prodotti immessi sul mercato, sarebbero sarebbero stati distribuiti con etichetta ‘biologico’ prodotti provenienti da Paesi terzi, come la Romania, o destinati ad altro tipo di alimentazione o semplicemente frutto di coltivazioni normali. Il tutto per un valore di oltre 220 milioni di euro, pari a circa 7 milioni di quintali di prodotti immessi sul mercato.

UN MERCATO IN ESPANSIONE - Più di un consumatore su due (il 52%) acquista prodotti biologici in Italia, dove sono quasi 50mila produttori che coltivano il bio su oltre un milione di ettari di terreno. E` quanto rende noto la Coldiretti nel commentare l`operazione della Guardia di Finanza di Verona. Il fatturato dei prodotti biologici in Italia negli ultimi dieci anni è triplicato passando da meno di un miliardo di euro del 2000 agli oltre tre miliardi di euro attuali ed è quindi importante - sottolinea la Coldiretti - non abbassare la guardia sul fronte dei controlli anche alla luce di un aumento del 49% delle importazioni nel 2010. In controtendenza rispetto al calo dei consumi generale nel 2011 gli acquisti di prodotti alimentari biologici confezionati delle famiglie italiane sono cresciuti dell'11,5 per cento, secondo una analisi Coldiretti su dati Ismea Ac Nielsen relativi al primo quadrimestre del 2011.


Per la Coldiretti aumenti record si registrano per alcuni prodotti come la pasta (+35%), il latte (+32%) e le mozzarelle (+83%), ma anche per i cracker (+54%) e i formaggi freschi e spalmabili che addirittura raddoppiano (+101%). Dal punto di vista produttivo l'Italia ha la leadership in Europa per numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell`agricoltura biologica e resta leader europeo per ettari di superficie coltivati secondo il metodo biologico (escludendo i boschi e i pascoli gestiti in biologico, in cui la Spagna primeggia), secondo i dati del Sinab (Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura Biologica).


All’1 gennaio 2011 in Italia gli operatori del settore biologico sono 47.663, in calo dell’1,7%. La superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, risulta - conclude la Coldiretti - pari a 111.3742 ettari, con un incremento rispetto all’anno precedente dello 0,6 per cento.