Catania, 26 ottobre 2010 - Un grosso peschereccio con a bordo 128 migranti è stato intercettato intorno all'una di questa mattina da unità della Guardia di Finanza lungo le coste della provincia di Catania, a 40 miglia al largo del litorale di Marina di Cottone a Riposto. Sette stranieri sono stati arrestati con l'accusa di essere gli scafisti che hanno pilotato la traversata. Il barcone, che portava a rimorchio un canotto di 6 metri molto probabilmente utilizzato per portare poi a terra i migranti, è stato preso a rimorchio per essere condotto nel porto di Riposto. Gli extracomunitari hanno sostenuto di essere di origini palestinese.

I sette scafisti sarebbero invece egiziani, come il peschereccio che trasportava i migranti. Dopo alcune ore di inseguimento, durate fino alle 6 del mattino e che ha impegnato quattro unità delle Fiamme gialle acnhe a causa delel difficili condizioni marine, il barcone è stato fermato. Ed una volta intimato l'alt, l'equipaggio nel tentativo di sfuggire alla cattura ha iniziato a lanciare vari oggetti di bordo contro i finanzieri. Alla fine i finanzieri hanno dovuto sparare con un M12 per intimidire e costringere alla resa gli scafisti. "Siamo stati costretti a utilizzare le armi leggere -ha spiegato il comandante del Gruppo aeronavale della Guardia di finanza Joselito Minuto- per dimostrare che facevamo sul serio e che la barca non poteva sfuggirci visto che era stata già accerchiata da quattro delle nostre motovedette". Sui movimenti della barca c'era stata un'attività di intelligence che segnalava lo spostamento di immigrati dall'Egitto, da dove poi il peschereccio è effettivamente salpato alla volta della Sicilia