Avetrana (TARANTO), 10 ottobre 2010 - I funerali di Sarah Scazzi non hanno ancora messo la parola fine alla terribile vicenda di Avetrana. Ieri, nelle stesse ore in cui si celebrava il rito funebre, la Procura di Taranto cercava ulteriori elementi e riscontri alle indagini. Per quattro ore, il procuratore aggiunto Pietro Argentino ed il sostituto procuratore Mariano Buccoliero, hanno ascoltato nuovamente Mariangela Spagnoletti, l’amica comune di Sarah e Sabrina, che avrebbe dovuto andare con loro al mare il giorno della scomparsa della quindicenne.

Gli inquirenti vogliono capire bene cos’è accaduto alle 14.30 di quel 26 agosto, quando Mariangela arrivò in auto sotto casa di Sabrina. Secondo la testimone, la cugina di Sarah era molto agitata e questo ingiustificato stato d’ansia di Sabrina, dopo solo dieci minuti di ritardo di Sarah, farebbe pensare a qualcosa di diverso da quello che è stato finora raccontato. Non è escluso che nella giornata di oggi inquirenti ed investigatori sentano nuovamente qualche altra persona che potrebbe avere avuto un ruolo in questa bruttissima vicenda. Questo lo si deduce dal lavoro senza sosta degli inquirenti.

IL PADRE E IL FRATELLO - Giacomo Scazzi questa mattina, portando un fiore bianco al cimitero di Avetrana, dove nella camera mortuaria si trova la bara bianca con i resti di Sarah in attesa della sepoltura, ai giornalisti presenti ha detto: “Non ho mai dato peso ai cinque ero che mio cognato regalava a Sarah qualche volta. Non avevo mai sospettato e non potevo mai pensare a lui”. Intervenendo poi sul presunto litigio, il giorno prima della scomparsa, tra Sarah e Sabrina, lo stesso papà ha così risposto: “Le frasi che mio figlio ha detto in collegamento con La vita in diretta sono solo parole. Non credo che Sabrina e Sarah abbiano litigato per questo motivo”.

''Tra le nostre famiglie ci sono buoni rapporti'': ha detto il fratello di Sarah, a margine di una partita di calcio in corso al campo sportivo di Avetrana, riferendosi ai rapporti con i Misseri. Claudio ha precisato di non aver ancora parlato con le cugine.

Davanti alla camera mortuaria del cimitero, la gente continua a depositare fiori bianchi e peluche. E nella nuova ala del cimitero, che sarà costruita alle spalle di quello attuale, il Comune realizzerà una tomba-monumento in memoria della sfortunata ragazza. Lo ha annunciato il vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, presente stamattina con cittadini e giornalisti nel cimitero del paese.


Un’altra piccola folla di cronisti e operatori si è diretta verso casa di Mariangela Spagnoletti, l’amica di Sarah e Sabrina, interrogata ieri per quattro ore nella Procura di Taranto. Ma la ragazza, infastidita dalla presenza dei giornalisti che le chiedevano conto delle dichiarazioni rilasciate ai magistrati, ha fatto intervenire i carabinieri per tentare di togliere il presidio sotto la sua abitazione.

GIALLO SU UNA FOTO DEL CORPO - Un profilo su Facebook, denominato Sarino Scazzi, che aveva come foto il cadavere di una ragazzina bionda, sistemato su un tavolone di ferro all’obitorio: il cadavere era quello di Sarah Scazzi, fotografato nell’obitorio dell`ospedale Santissima Annunziata di Taranto. E’ giallo sulla vicenda, riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno: a segnalare ai carabinieri la macabra fotografia un frequentatore di Facebook. I militari hanno avuto solo il tempo di visionare la foto prima che venisse rimossa. La foto è ritenuta “plausibilmente vera”.

LA MOGLIE DI MISSERI - "Neanche da morto permetterò a Michele di tornare ad Avetrana, al cimitero dove ora riposa Sarah": è la dichiarazione che Cosima Spagnolo, zia di Sarah Scazzi e
moglie di Michele Misseri, ha fatto oggi a Domenica Cinque.

LE CUGINE- “Ci hanno consigliato di non uscire, per questo non siamo andate ai funerali: tutti dicono che noi siamo complici”. Così la cugina di Sarah Scazzi, Sabrina, in diretta su Buona domenica, su Canale 5, secondo la quale “é un po’ assurdo che Sarah sia scesa in garage per andare a salutare mio padre, lo avrebbe fatto se fosse stato davanti al portone ma non sarebbe scesa per andarlo a trovare. Mio padre ci ha preso in giro per 42 giorni, forse qualcosina di quello che lui dice non è vero. Sarah non credo sarebbe entrata in garage di sua spontanea volontà”.


“Mio padre quel giorno era tranquillo”, ha aggiunto Sabrina. Ho chiesto più volte a mio padre se aveva visto Sarah, anche dopo essere andata a cercare Sarah da mia zia, e lui tranquillamente mi ha detto di no”. “Mio padre si stava preoccupando anche lui, si chiedeva che potesse essere successo”. Sottolineando di avere pensato subito che non fosse una fuga volontaria quella di Sarah, Sabrina ha detto di non avere mai pensato “di avere l’assassino in casa”. “Lui ha pianto dopo il ritrovamento del telefonino, prima solo una volta, una settimana dopo la scomparsa e mi ha detto che si sentiva che Sarah non era più viva”.

Mail con minacce di morte indirizzate alle cugine di Sarah Scazzi sono arrivate alla redazione di Buona Domenica. Lo ha detto in diretta Barbara D’Urso: in collegamento ci sono Sabrina e Valentina, che, dopo un momento di disperazione che ha reso necessario un break pubblicitario, spiega: “Non avremmo mai nascosto una simile verità” . “Vedo strano che lui abbia ammesso di averci provato un’altra volta con Sarah, perché lei non ci ha mai detto nulla e non l’ha neanche scritto sui diari”. “Non so se credere a papà, Sarah veniva volentieri a casa, anche senza avvisare. Può darsi che Sarah non abbia capito il gesto, lo abbia interpretato come un gesto affettuoso, d’altra parte lei non è mai rimasta sola in casa con mio padre”.


In diretta anche Ivano, il ragazzo di cui Sarah si era ‘invaghita’: “Io credo che Sarah confondesse l’affetto con qualcosa di più grande, Sabrina l’ha rimproverata per evitare che la gente sparlasse, per questo lei l’ha ripresa e Sarah era molto sensibile, per questo forse se ne è risentita un poco”.

“Mio padre non ha mai mostrato alcun segno di squilibrio, per questo siamo d’accordo per la perizia psichiatrica, perché vogliamo capire che è successo, non per ottenere uno sconto di pena. Noi abbiamo sempre detto la verità”, ha detto ancora Valentina. Poi Sabrina, l’altra figlia, esclude ogni abuso ad opera di suo padre su di lei o su sua sorella: “Mio padre non ha mai abusato in famiglia, non ha mai fatto una cosa del genere”.


La D’Urso parla anche di un filmato in cui alcune persone del paese dicono che era notorio che Michele Misseri aveva una ‘predilezione’ per le ragazzine. Poi, in diretta, viene letta una delle tante lettere di minacce e di ‘cattivo augurio’ indirizzate a Sabrina Misseri, alla quale viene augurato di provare quello che ha provato Sarah.


“Non sono d’accordo con la pena di morte: mio padre deve pagare giorno per giorno e lentamente. La pena di morte è un modo troppo facile”, dice Sabrina “La gente è convinta che noi eravamo complici di mio padre, invece io fino a quella notte di mercoledì non mi rendevo conto di cosa stesse accadendo”, spiega in diretta.


Poi la D’Urso le chiede se sia mai stata sottoposta dal padre a ‘particolari attenzioni’: “Sono stata ferita, ma solo perché lui è stato un padre esemplare per tutti questi anni e ora questo”.


Quanto all’intercettazione secondo cui lei avrebbe detto “Io lo so che è lui che l’ha portata via”, Sabrina precisa: “Dalla mia bocca non è mai uscita la frase su lui che l’aveva presa, non so da dove sia uscita”, aggiungendo che gli inquirenti non le hanno mai fatto una domanda in proposito.


Valentina, l’altra figlia di Michele Misseri
, dice che non andrà mai in carcere a trovare suo padre, mentre Sabrina vuole vederlo: “Voglio vedere con che faccia mi dirà quelle cose, voglio chiedergli cosa gli sia successo, non riesco a realizzare come mio padre abbia potuto fare una cosa del genere”.