Vado Ligure (Savona), 25 agosto 2010 - Margherita Hack, Beppe Grillo, Luigi De Magistris, Oliviero Beha, Vittorio Agnoletto, Sergio Staino, Paolo Ferrero, Lidia Ravera, Lella Costa. Tutti dichiaratamente schierati contro il Cavaliere, oggi tutti insieme appassionatamente. Contro Berlusconi? No, contro Carlo De Benedetti, editore di Repubblica e dell'Espresso, proprietario della Cir e di Sorgenia che controlla la centrale a carbone Tirreno Power, allocata in Vado Ligure, comune di 8 mila abitanti in provincia di Savona.

 

Nonostante l'incidenza di alcune gravi forme tumorali superi del 30% quella regionale, un progetto degli uomini dell'Ingegnere di Ivrea prevede l'ampliamento della centrale a partire da settembre. Il che ha scatenato l'ira degli abitanti di Vado, del Comune, degli ambientalisti e dell'intellighenzia di sinistra che ha scritto una lettera aperta a De Benedetti.

 

Citando "tutte le conseguenze in termini di mortalità prematura della popolazione", i firmatari formulano dieci domande all'editore-imprenditore. Fra queste, si chiede a De Benedetti perchè si ostini "a perseverare nel progetto di ampliamento, in spregio alla contrarietà dell'85-90% della popolazione savonese". E ancora: "E' questo il personale concetto di democrazia del tesserato numero uno del Pd?". "Perchè mistificate la realtà dicendo che avete il 'carbone pulito', giocando così con la vita della gente?".

 

In sedici anni, in provincia di Savona sono morte di cancro 2.664 persone in più rispetto alla media ligure. "Perchè continuate a far funzionare i gruppi 3 e 4 della centrale nonostante non siano allineati alle norme Ippc e dell'Unione Europea e nonostante siano ancora privi della certificazione Aia?". "Perché preservare il vostro dannoso progetto di ampliamento, in una città come Savona che non ha bisogno di nuova energia elettrica, dato che la centrale già attualmente produce una quantità di energia superiore di ben cinque volte a quella che viene consumata da tutta la provincia?".

 

Gli oppositori al progetto di ampliamento della centrale ricordano come l'impatto sulla salute pubblica sia devastante: i metalli pesanti che le ciminiere liberano nell'atmosfera a combustione avvenuta sono pericolosissimi. I medici savonesi analizzano i dati (le donne hanno il 71% di malattie ischemiche al cuore in più della media regionale, gli uomini il 150% di malattie respiratorie croniche ostruttive).

 

Nei quattordici municipi interessati (da Savona a Finale Ligure passando per Spotorno, molti amministrati da sindaci di sinistra) vengono proposte delibere contro l'ampliamento della centrale Tirreno Power: tutte approvate. L'azienda sostiene di rispettare i requisiti necessari, la popolazione fa la conta dei malati e non ci sta. De Benedetti tace.

 

Immaginatevi che cosa sarebbe successo se la centrale a carbone fosse stata di Berlusconi. O no? Anche perché, oggi Repubblica pubblica la notizia della lettera a De Benedetti a pagina 19 (diciannove), con un titolo minuscolo che sembra addirittura favorevole all'ampliamento dell'impianto ("Appello per la centrale di Vado Ligure"). Naturalmente, non c'è traccia del testo della lettera.