{{IMG_SX}}Roma, 15 maggio 2009 - Susanna Agnelli è morta questa sera a Roma. Da un mese la sorella dell’Avvocato, Gianni, era ricoverata al Policlinico Gemelli a seguito di complicazioni sorte dopo una caduta domestica che le aveva comportato la frattura del femore.

 

Scrittrice e politica, aveva 87 anni. Terza dei sette figli di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon, laureata in lettere (più una laurea honoris causa in legge nel 1984 alla Mount Holyoke University del Massachusetts), nel 1945 aveva sposato Urbano Rattazzi, dal quale divorziò nel 1975, dopo aver avuto sei figli e aver trascorso vari anni in Argentina, sino al 1960.

 

Era stata ministro degli Esteri durante il Governo Dini e attualmente era presidente di Telethon. Il suo impegno sociale e civile era cominciato presto quando, ventenne, si ritrovò durante la guerra a fare la crocerossina su una nave ospedale, che trasportava feriti in Africa, a Massa Matruk, e poi al locale Ospedale aeronautico.

 

Un impegno che la porterà a essere in politica, divenendo dal 1974 al 1984 sindaco di Monte Argentario (Gr), oltre che deputata nelle liste del Partito repubblicano italiano (Pri) per due legislature, dal 1976 al 1983. Eletta al Parlamento Europeo nel 1979, si dimise due anni dopo. Poi fu eletta senatore nel 1983, rieletta nel 1987 e nominata nel 1983 sottosegretario agli Esteri sino al 1991 e ,quindi, ministro degli Esteri dal gennaio 1995 al maggio 1996 nel governo Dini.


Ma Susanna Agnelli non tralasciò mai nemmeno l'attività sul fronte umanitario, che la vede, tra il 1984 e il 1987, unico membro italiano all’Onu nella Commissione Internazionale per i Diritti Umanitari e nella Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, dopo essere stata negli anni Settanta presidente del Wwf. Dal 1992 era presidente di Telethon e si era dedicata alla sua fondazione Il faro, nata nel 1997 per insegnare un mestiere a giovani in difficoltà italiani e stranieri, consentendo loro di acquisire capacità professionali spendibili sul mercato.

 

Tra i suoi libri si ricorda 'Vestivamo alla marinara', in cui racconta l'infanzia sua e dei suoi fratelli.